Genova, addetto del servizio mensa si finge medico e abusa di una paziente: arrestato

L’uomo avrebbe approfittato della donna, ancora sotto effetto dell’anestesia, dopo aver subito un intervento chirurgico.

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Si tratterebbe di un addetto del servizio mensa, che ha finto di essere un medico ginecologo per abusare della sua vittima.

Il racconto della paziente

Una violenza, quella compiuta ai danni di una donna ricoverata in ospedale, che sarebbe potuta rimanere per sempre nell’ombra. Il racconto della vittima, infatti, è arrivato quasi per caso.

Come riferisce anche La Repubblica, si tratterebbe di una donna ricoverata nell’ospedale di Lavagna, Genova, che ha riferito ai medici che la stavano visitando dopo un intervento chirurgico, di essere stata sottoposta ad un controllo ginecologico.

Ai medici si è acceso allora un campanello d’allarme, perché nessuna visita del genere era prevista per lei.

Identificato il finto medico

Sono quindi scattate immediatamente le indagini dei Militari.

Per la violenza sessuale sulla paziente è stato arrestato un addetto al servizio mensa dell’ospedale di Lavagna. Secondo la ricostruzione dei carabinieri, l’uomo avrebbe abusato della paziente mentre la donna era ancora sotto anestesia.

L’episodio risale agli inizi del mese: da allora i militari dell’Arma hanno attivato la procedura di codice rosso, prevista per i reati di violenza sessuale. Raccolte le testimonianze non solo della vittima, ma anche degli infermieri e dei medici presenti in ospedale.

Gli indizi hanno immediatamente portato ad un dipendente di una ditta esterna all’ospedale che si occupa del servizio mensa e di assistenza agli infermieri. L’uomo accusato della violenza è un 26enne di origine peruviana e non sembrerebbe avere precedenti per reati simili.

Il 26enne è stato quindi condotto nel carcere di Pontedecimo, in attesa dell’interrogatorio di garanzia. Le indagini dei militari dell’Arma proseguono ininterrottamente, per accertare se il 26enne abbia avuto simili comportamenti anche con altre pazienti ricoverate in ospedale.

 

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