Il Database non ha tenuto conto delle limitazioni imposte dal programma Excel: 16.000 casi Covid-19 registrati sono scomparsi in 1 secondo.
I compilatori che lavorano per la Sanità Pubblica hanno involontariamente cancellato 16.000 casi di covid-19 registrati.
Sono contagi registrati tra fine settembre e inizio ottobre e sono scomparsi in 1 secondo a causa di una limitazione del programma Microsoft Excel.
16.000 casi cancellati dal database per sbaglio
In Inghilterra c’è stato un esplosione di contagi dovuta ad un errore umano: i dipendenti della Sanità pubblica hanno provocato la perdita di molti casi registrati per una disattenzione.
Ogni laboratorio di analisi invia giornalmente i propri fogli di calcolo compilati e aggiornati alla PHE (Public Health of England) cioè alla Sanita inglese. Quest’ultima si occupa dell’inserimento del numero di contagi nel database centrale in modo del tutto manuale e non automatizzato.
Il programma usato dalla Sanità Pubblica Inglese per registrare i casi di coronavirus è Microsoft Excel: su SkyTg24 si legge che la perdita di dati è stata colpa di un errore del data entry.
La versione di Microsoft Excel usata dalla Sanità pubblica inglese impone delle limitazioni per l’inserimento dei dati. I compilatori hanno involontariamente ignorato tali restrizioni quando hanno registrato i nuovi casi tra il 25 settembre e il 2 ottobre 2020: causando la perdita di 16.000 casi registrati.
L’errore di data entry: come è successo?
Il laboratorio aveva inviato all’ufficio un file Cvs che conteneva il rapporto con i dati raccolti, l’ufficio della sanità doveva convertirlo in file excel per poi inserirlo nel Database centrale.
Nel file erano state registrate un numero di righe maggiore a quelle che realmente supporta la versione di Microsoft Excel usata dalla PHE. Quando i dipendenti della sanità pubblica hanno convertito il file Cvs in un file Excel tutte le righe in eccesso sono andate automaticamente perse.
I dipendenti ignari del grave errore non si sono resi conto della perdita di dati all’inizio. Nel documento finale mancavano perciò 16.0000 righe che contenevano 16.000 casi registrati di coronavirus in Gran Bretagna.
Le autorità competenti confermano di aver già rimediato all’errore aggiornando il database con i dati persi ma questo non basta: il mancato avvertimento tempestivo di circa 50.000 le ha messe a rischio contagio.
La situazione Covid-19 in Gran Bretagna
In Gran Bretagna si sono registrati molti picchi da quest’estate e infatti il governo ha imposto a luglio nuove restrizioni anticontagio.
Questo ritardo della comunicazione del bollettino Covid-19 a causa della perdita temporanea di dati è stato il minimo problema.
Il problema più grave causato da questa situazione è l’esposizione al virus delle persone non avvertite in modo rapido.
In Inghilterra dopo l’accaduto, si legge su The Guardian, il tasso di trasmissibilità è cresciuto esponenzialmente. Il sindaco di Liverpool era scioccato da cotanta disattenzione e ha denunciato lo Stato accusandolo di negligenza e incompetenza:
l’ultimo errore di una pandemia di incompetenza da parte del governo.
Ha concluso affermando che questo non è stato un semplice errore ma un errore davvero molto grave: a suo parere il sistema non è ben calibrato al raggiungimento dell’obiettivo comunitario di sconfiggere il covid-19.