Boris Johnson si è espresso sulle condizioni della Gran Bretagna mettendo l’accento sulle nuove misure con chiusure su tre livelli.
La Gran Bretagna dovrà affrontare nuovamente l’emergenza con tre livelli di chiusura impartiti dal Governo di Boris Johnson.
I tre livelli di chiusura inglesi
Il Premier britannico Johnson ha preso molto seriamente la curva dei contagi che continua a salire. L’emergenza però non può portare ad un lockdown generale, perché avrebbe nette conseguenze sull’economia del Paese.
Per questo motivo ha deciso di attuare delle chiusure a tre livelli al fine di gestire l’emergenza:
“non possiamo permettere che collassi il sistema sanitario nazionale. saranno mesi durissimi ma riusciremo a superarli”
Partendo dal livello 1 – ovvero il più alto – sarà Liverpool una delle città coinvolte. In questo caso ci sarà il divieto di incontro in casa e tutti i pub dovranno rimanere chiusi, insieme a palestre – centri sportivi – negozi di scommesse e casinò. Università, scuole e negozi potranno restare aperti ma con un rigido protocollo da seguire.
Il livello 2 è quello medio – come spiegato dal Premier e riportato dai media locali – che coinvolge la maggior parte del Paese. In questo caso sono valide le regole in essere con limite di sei persone nelle riunioni e chiusura alle ore 22 dei pub. Restrizioni che, secondo Johnson, non solo salveranno delle vite ma consentiranno di proseguire con la propria vita anche a livello economico.
Il Premier britannico ha evidenziato che i mesi che arriveranno insieme alla stagione fredda saranno molto duri da affrontare:
“È un sentiero che dobbiamo percorrere”
Seppur cercando di evitare in tutti i modi un lockdown generale come quello imposto in primavera. Mesi, come dice il Premier, che metteranno a dura prova le persone e l’economia del Paese – per questo motivo la scelta delle zone al fine di controllare una epidemia che oramai sembra essere sfuggita di mano.