Aveva 94 anni ed è morto per complicazioni da Covid, Lionello Lupi aveva partecipato alle operazioni di recupero di Alfredino a Vermicino.
Non dimenticò mai la triste vicenda del piccolo Alfredino caduto nel pozzo che lui assieme ad altri minatori provò in tutti i modi a salvare.
Le condizioni di Lionello si sono aggravate dopo il contagio da Covid ed oggi arriva il ricordo commosso di tutti per la sua scomparsa.
“Vermicino”, la tragica storia del piccolo Alfredino
Nella cronaca degli ultimi decenni il caso del piccolo Alfredino Rampi ha toccato il cuore di tutti rimanendo nei ricordi non solo di chi visse quegli interminabili giorni di attesa.
Alfredino, di appena 6 anni, cadde in un pozzo artesiano il 10 giugno del 1981 in una frazione di Frascati dive si era recato assieme alla famiglia.
Il bimbo passeggiando con il papà si allontanò in una zona verde e di lui si persero le tracce. L’allarme fu pressoché immediato e per cercare di salvare la vita al bimbo si mobilitarono squadre intere di minatori e professionisti.
Per giorni si cercò incessantemente di arrivare al bimbo con l’Italia che seguiva in diretta nazionale i tentativi di salvataggio.
Fu il primo caso di cronaca con un seguito mediatico talmente elevato, con la partecipazione commossa anche del presidente della Repubblica Sandro Pertini.
Il piccolo purtroppo morì tre giorni dopo, il 13 giugno, bloccato a 60 metri di profondità ma il suo corpicino fu recuperato solamente 28 giorni dopo.
Ora il caso ritorna alla mente con la scomparsa di uno dei protagonisti della vicenda, il minatore che recuperò il corpicino.
Lionello, morto di Covid a 94 anni: le sue parole sul caso di Vermicino
Il nome di Lionello Lupi è rimasto legato a quello della vicenda di Vermicino: era nella squadra che recuperò il corpo di Alfredino dal pozzo artesiano.
Lionello faceva parte dei minatori della Salmine di Gavorrano che si occupavano di estrarre pirite proprio dai cunicoli interrati.
Lupi è morto nelle scorse ore a 94 anni contagiato dal Covid nella Rsa di Grosseto in cui si trovava ormai da qualche mese, come riporta La Repubblica.
Proprio nella Rsa si è sviluppato un focolaio che ha aggravato irrimediabilmente le sue condizioni di salute. Ricoverato al nosocomio di Grosseto, Lionello è morto tra l’8 ed il 9 gennaio.
Le sue figlie Cinzia e Donatella, la famiglia del piccolo Alfredino e tutti quelli che lo conoscevano non possono scordare le sue parole proprio sul caso di Vermicino.
“Sono io che sono andato a prendere Alfredino”
La sua azione meritoria resta indimenticabile poiché permise ai famigliari del povero bimbo di riavere almeno la salma del piccolo.