Ilva, ArcelorMittal e Governo vicini all’accordo: possibile rinvio dell’udienza

ArcelorMittal e Governo prossimi ad un accordo: è quanto rivelano fonti vicine ai due gruppi. Previsto un rinvio dell’udienza per i ricorsi.

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Governo e ArcelorMittal pronti a fermare la guerra. Le due parti sarebbero vicine ad un accordo.

ArcelorMittal e Governo verso un accordo

Ilva e ArcelorMittal ormai vicine all’accordo: è quanto rivelano fonti vicine ai due gruppi. La giornata di oggi sarà decisiva perché sarà chiesto il rinvio dell’udienza in cui si dovrebbero discutere i ricorsi presentati lo scorso novembre.

Come riporta anche Il Sole 24 ore, il rinvio dovrebbe essere di un mese all’incirca, giusto il tempo di formulare l’accordo definitivo. Una trattativa più complessa di quella iniziale, avviata lo scorso 20 dicembre. Lo stesso Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, dopo l’incontro tenutosi a Londra con Lakshmi Mittal, si è sblanciato, facendo sapere di “confidare” in un’intesa con il gruppo franco-indiano.

Cosa prevede l’alleanza?

Nel testo dell’accordo sono segnati i focus principali della futura alleanza. In particolare l’elemento occupazionale, che resta il nodo più complesso, visto che l’ultima proposta di ArcelorMittal di 3500 esuberi era stata rifiutata dal Governo.

Inoltre dovranno trovarsi linee comuni sulla produzione del preridotto, dei forni elettrici e sul ruolo che dovrà avere la newco.

Se le due parti riusciranno ad accordarsi su tutti i punti, si arriverà ad un armistizio e il gruppo franco indiano ritirerà l’atto di citazione. In questo modo decadrà il ricorso dell’Ilva.

Il numero di esuberi dovrebbe mantenersi tra i 2000 e i 3000 richiesti dal gruppo. Il governo potrebbe comunque concedere ammortizzatori sociali e cassa integrazione.

Intanto, i sindacati si dicono pronti a bloccare la trattativa per via dei licenziamenti.

“Non accetteremo ancora sacrifici nella siderurgia italiana”

ha fatto sapere Rocco Palombella, segretario della Uilm.

Di altro parere la segretaria della Cisl, Anna Maria Furlan, che spera in un accordo e quindi nella permanenza in Italia del gruppo franco-indiano.

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