Un incendio a Milano che ha portato via la vita a due giovani fidanzati, innamorati e pieni di speranza per il futuro. Ecco chi erano
L’incendio di Milano è stato terribile per la perdita di due persone che, intrappolate nella loro stanza, non sono sfuggite al fumo e alle fiamme.
La terribile ricostruzione del rogo ai Navigli
E’ accaduto nella Palazzina di Famiglia in zona Navigli, dove un incendio si è sprigionato improvvisamente e non ha lasciato scampo a due ragazzi. Unica sopravvissuta la matrigna della vittima, che dopo aver cercato invano di salvarli è stata raggiunta dai Vigili del Fuoco.
Uno dei soccorritori ha spiegato che si è cercato subito di capire da dove fosse partito questo incendio, considerando anche di trovare qualcosa fuori posto o non in regola:
“era tutto in regola”
Il corto circuito, secondo una prima ricostruzione, è partito dal quadro elettrico posto nell’ingresso. Le fiamme e il fumo hanno avvolto tutto per quella che sarebbe potuta essere l’unica via di fuga.
La donna ha cercato di aprire la porta della stanza, ma era chiusa a chiave con la stessa inserita nella toppa interna. I Vigili del Fuoco hanno evidenziato alla donna che se avesse aperto quella porta, avrebbe alimentato con l’ossigeno le fiamme provocando una vera e propria strage.
Gli inquirenti ora cercheranno di capire cosa abbia fatto scattare il corto circuito, a quando risale il quadro elettrico e ogni dettaglio che possa far luce su questa dolorosa vicenda. Secondo una prima ipotesi, potrebbe essere la vecchia batteria di un monopattino – dimenticata in un angolo.
Chi erano i due fidanzati morti nel rogo
La coppia di fidanzati che non sono scampati a questa tragedia sono Rosita Capurso di 27 anni, psicologa, insieme al suo fidanzato Luca Manzin di Massa – 29 anni – che da poco aveva superato l’esame da avvocato.
Lui vive ancora con i genitori e si era fermato a dormire a casa della fidanzata.
Secondo la terribile ricostruzione dei Carabinieri, sembra che Luca non sia riuscito ad alzarsi dal letto visto il fumo mentre Rosita è si è accorta del pericolo. Ha urlato cercando di chiamare aiuto, tanto che la matrigna ha cercato di aprire quella porta chiusa dall’interno: non riuscendo è passata dalla finestra della cucina – ha rotto il vetro e una nuvola di fumo l’ha investita violentemente.
La ragazza all’interno – sempre secondo la ricostruzione – ha cercato di ripararsi dentro il bagno della mansarda, ma il fumo è stato fatale tanto da farle prima perdere i sensi e poi la vita. Sui due corpi è stata disposta l’autopsia.