La Fed adotta una nuova strategia per consentire una maggiore inflazione: giovedì il Federal Open Market Committee ha annunciato di aver approvato modifiche significative alla sua strategia politica monetaria.
In un nuovo quadro politico, concordato da tutti i 17 alti funzionari della FED, la banca centrale ha affermato che consentirà all’inflazione di superare il 2% per un certo periodo di tempo. Questo è noto come “obiettivo di inflazione media”.
La Fed ha ufficialmente adottato un average inflation targeting. Non punta più, quindi, a ottenere un’inflazione del 2%, ma «un’inflazione pari in media al 2% nel tempo».
“Il Comitato cerca di raggiungere un’inflazione media del 2% nel tempo e quindi ritiene che, dopo periodi in cui l’inflazione è rimasta costantemente al di sotto del 2%, una politica monetaria appropriata mirerà probabilmente a raggiungere un’inflazione moderatamente superiore al 2% per qualche tempo”.
FED, l’annuncio della nuova strategia in atto
L’annuncio della nuova strategia è stato programmato per il discorso del presidente della Fed Jerome Powell al simposio economico annuale di Jackson Hole, che si terrà praticamente quest’anno.
Il Presidente della Fed ha fatto annunci importanti durante la conferenza.
Alcuni osservatori della Fed sono rimasti sorpresi dall’annuncio della strategia in quanto sembrava che la Fed avesse necessità di più tempo per lavorare sul planning.
Nel suo discorso, Powell ha rivelato i cambiamenti, mettendo in evidenza il fatto che le comunità minoritarie beneficiano maggiormente quando persistono mercati del lavoro forti.
Adam Posen, presidente del Peterson Institute for International Economics, dubita che l’inflazione superi il suo obiettivo del 2% “in qualunque momento” o addirittura nei prossimi anni.
Vincent Reinhart, ex membro dello staff della FED e ora capo economista presso BNY Mellon Asset Management, sottolinea quanto sia difficile immaginare che la FED crei condizioni economiche meno rigide per portare l’inflazione al di sotto del suo obiettivo del 2%.
Jim O’Sullivan, il principale macro stratega statunitense di TD Securities, ha affermato che la nuova formulazione equivale a una funzione di reazione più accomodante per la Fed.