L’influenza intestinale 2019 sta colpendo tantissime persone e sembra non fermare la sua corsa. Cosa fare?
L‘influenza intestinale 2019 sta mietendo molte “vittime” e sono tanti gli italiani costretti a casa per questa forte ondata. Ecco di cosa stiamo parlando.
Influenza intestinale: l’incidenza
L’influenza intestinale è una infiammazione che interessa adulti e bambini essendo di origine virale. A partire dai primi di gennaio si sono registrati moltissimi casi in tutta Italia, colpendo insieme a febbre – tosse e dolori muscolari.
Nei primi giorni di gennaio è stata un’incidenza pari a 15 casi su mille assistiti.
Sintomi e durata
Come accennato, questo tipo di patologia interessa l’infiammazione di intestino tenue/crasso e stomaco. La sua manifestazione si identifica non solo da nausea e dolori, ma anche dall’addome che risulta al tatto dolente e molto duro.
In rari casi viene accompagnata anche da febbre, per poi sfociare nei sintomi più conosciuti come diarrea – vomito – crampi e bruciore di stomaco. Non ci sono soggetti immuni a questo virus, che si passa da soggetto a soggetto con un contagio che avviene tramite:
- stretto contatto di persone infette
- utilizzo dello stesso bicchiere o posate
- ingerendo cibi e bevande contaminate
Di norma ha una durata da due giorni sino a due settimane, in base alla tipologia di virus che ha intaccato lo stomaco/intestino. E’ fondamentale – se la patologia si presenta in maniera lieve – inserire nella propria dieta liquidi – vitamine e fermenti lattici al fine di contrastare il virus sino a debellarlo. Evitare, se possibile, l’assunzione di bibite zuccherate e bevande alcoliche.
In caso di durata superiore ad una settimana, il consiglio è quello di contattare il proprio medico di fiducia (o pediatra in caso di bambini), per effettuare un controllo accurato e trovare la soluzione più rapida.