Spuntano le mail di conversazione tra colleghi dell’insegnante decapitato in Francia, Samuel Paty e di come la situazione fosse degenerata in poche ore.
Le ultime mail dell‘insegnante decapitato in Francia poco prima della sua terribile morte. Tra critiche e consigli dei colleghi, lo sfogo di Paty è nero su bianco.
La morte del professor Paty
Il giorno 17 ottobre il professore francese Samuel Paty è stato decapitato nei pressi della scuola dove insegnava. A compiere l’esecuzione il terrorista islamico Abdoullakh Anzorov a seguito della campagna d’odio alimentata alcuni giorni prima per una lezione in classe che aveva lasciato lo stesso insegnante molto amareggiato e preoccupato.
Il suo omaggio alla Sorbona ha commosso tutti, così come la notizia della strada che gli verrà intitolata proprio a Parigi per ricordarlo. Ma in vita purtroppo sembra non essere stato capito anche da alcuni colleghi, come da mail che ora sono state divulgate e che risalgono a poche ore prima della morte.
Le ultime mail tra colleghi
Come si legge sul Corriere della Sera e come rivelato da Le Monde, ci sono alcune mail di botta e risposta tra Paty e i suoi colleghi in merito alla lezione che poi ha portato alla terribile esecuzione.
Tra le righe si legge la paura del professore anche se alcuni colleghi lo attaccano e gli evidenziano che avrebbe potuto evitare di toccare certi argomenti:
“È davvero avvilente tanto più che la protesta arriva da una famiglia la cui figlia non ha assistito alla mia lezione e non conosco”
La campagna contro il professore inzia subito dopo la lezione, ovvero l’8 ottobre. La professoressa principale F. scrive subito a Paty evidenziando che una persona avrebbe minacciato di far arrivare dei musulmani davanti alla scuola avvertendo anche la stampa.
Un susseguirsi di mail e contestazioni, con l’ultima inviata alle ore 23.29 del 16 ottobre: il giorno dopo, il professore amato da tutti viene ucciso barbaramente.