Un report che fa pensare quello realizzato da Ipsos per l’associazione Save the Children: un ragazzo su 5 rischierebbe di diventare vittima di abusi.
Indagine shock per Save the Children: cosa è emerso dalla ricerca Ipsos?
Indagine Ipsos per Save the Children
Un report shock quello emerso da un’indagine Ipsos per Save the Children, una delle più grandi Ong presenti sul territorio internazionale, che opera in oltre 125 Paesi.
Dall’indagine è emerso che un adulto su quattro e almeno un ragazzo su cinque rischiano di diventare vittime di abusi. I luoghi a rischio sono quelli maggiormente frequentati dai giovani e quindi: palestre, scuole ed oratori.
L’indagine “Minori e percezione dei rischi”, come evidenzia anche La Repubblica, mette in luce dati allarmanti su quelli che sono i pericoli cui vanno incontro i giovani.
Internet è un luogo di rischio ancora maggiore: nel mondo virtuale sarebbero 8 adulti e 7 giovani su dieci a rischio.
L’assenza di una figura di riferimento
L’indagine fa emergere un altro dato molto allarmante: la scuola rappresenta un ulteriore punto a sfavore. Secondo Ipsos, solo il 5% degli studenti considera gli insegnanti come un punto di riferimento, su cui poter fare affidamento.
Manca quindi una figura a cui i ragazzi possano affidarsi in caso di difficoltà. La maggior parte dei giovani ha, infatti, dichiarato di rivolgersi ai genitori per questioni delicate: il 16% chiederebbe aiuto agli amici.
L’Ong ha quindi proposto un Manidesto dal titolo “10 in condotta”, che dovrebbe aiutare nella formazione del personale che lavora con i bambini.
Il rischio è che l’attenzione si ponga sulle questioni di abusi solo quando si palesa la loro gravità, mentre sarebbe necessario una figura che possa gestire le segnalazioni di minori e famiglie.
Nonostante una sempre maggiore sensibilità intorno al tema degli abusi, spesso i segnali di rischio non vengono colti. L’auspicio di Save The Children è che la scuola diventi uno spazio di ascolto.