La casa di Milano di Irene Pivetti è stata perquisita perché risulta indagata per riciclaggio.
Oltre ad Irene Pivetti sono indagate altre cinque persone alla procura di Milano. Le indagini risalgono a prima dell’emergenza sanitaria.
Import export di mascherine
Irene Pivetti è indagata per riciclaggio. L’oggetto del riciclaggio sarebbe l’importazione di alcune merci dalla Cina. In particolare mascherine, prima dell’emergenza sanitaria. L’ex presidente della Camera avrebbe compiuto queste operazioni con la sua azienda Only Logistics Italia.
Le mascherine importate erano di tipo Ffp2 e sono state sequestrate, oltre 9 mila pezzi. L’indagine era stata aperta dalla procura di Roma per poi passare a quella di Milano. Mascherine commissionate e poi acquistate dalla stessa protezione civile ma inutilizzabili perché non conformi. La certificazione che accompagnava i dispositivi di protezione conteneva informazioni mendaci. Di questa brutta pagina della sua storia, la Pivetti ha anche discusso in televisione.
La perquisizione è avvenuta questa mattina
La guardia di Finanza, questa mattina 9 giugno, ha effettuato una perquisizione nell’abitazione milanese della Pivetti. La casa, situata nella zona del capoluogo lombardo chiamata Porta Venezia, è stata aperta agli uomini del Nucleo di polizia economico finanziaria delle Fiamme gialle. Ad essere presi dall’abitazione sono stati alcuni documenti. In tutto, la perquisizione è durata circa due ore.
Ad essere indagati, oltre all’ex presidente della Camera, anche altre cinque persone. Indagato anche il titolare della società Stt Group, con sede a Lentini, Siracusa, che aveva distribuito le mascherine nelle varie farmacie e parafarmacie del Belpaese. L’inchiesta anti riciclaggio è capitanata da Giovanni Tazia, pubblico ministero.