Nuovo ISEE: aria di cambiamenti in merito all’indicatore della situazione economica equivalente che avrà un diverso periodo di validità e di riferimento
Il Decreto Crescita ha introdotto interessanti novità in merito all’indicatore della situazione economica equivalente, che avrà un diverso periodo di validità e di riferimento, per quanto riguarda redditi e patrimoni da prendere in considerazione.
Dal prossimo anno sarà possibile usufruire dell’ISEE precompilato, mentre diventano meno stringenti i requisiti per richiedere l’ISEE corrente.
Cosa cambierà?
Cosa cambierà a partire dall’anno 2020 in materia di ISEE? Nella dichiarazione devono essere sempre indicati dati relativi al conto corrente, al veicolo o moto posseduta, al patrimonio immobiliare e mobiliare.
Il nuovo ISEE sarà precompilato ovvero tutti gli utenti si troveranno informazioni derivanti dalle banche dati rilasciate dell’Agenzia delle Entrate e dell’INPS:
- dati anagrafici;
- dati relativi ai redditi conseguiti;
- dati relativi alle retribuzioni percepite;
- dati relativi titoli, conti correnti, libretti, carte sui patrimoni mobiliari posseduti;
- dati relativi agli immobili posseduti;
Chi deve presentarla?
A presentare la dichiarazione ISEE sono tutti i cittadini che necessitano di un’agevolazione, ad esempio per il pagamento delle tasse universitarie, della mensa scolastica e di chi necessita di prestazioni di assistenza, come il bonus bebè.
Scadenze
Secondo quanto disposto dal Decreto Crescita, tutte le dichiarazioni presentate nel 2019 saranno valide sino al 31 dicembre 2019.
Quelle presentate dal 1° gennaio 2020 saranno valide entro il 31 dicembre dello stesso anno.
ISEE Corrente: è possibile richiedere l’aggiornamento?
Il Decreto Crescita prevede anche nuove disposizioni, ovvero sulla possibilità di aggiornare la DSU in corso di validità per adeguarla alle condizioni esistenti.
Ciò è possibile se almeno un componente del nucleo familiare si trova in una delle seguenti condizioni:
- il suo orario di lavoro è stato ridotto,
- il suo rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato è cessato,
- la sua occupazione a tempo determinato o flessibile è cessata,
- la sua attività di lavoro autonomo è terminata.