Gli italiani rientrati dalle Mauritius raccontano la loro odissea tra viaggio di andata e ritorno, segregati e senza la possibilità di andare in bagno.
Sono racconti particolari quelli degli italiani rientrati dalle Mauritius, dopo essere stato loro negata l’entrata nel Paese.
L’odissea degli italiani tornati indietro dalle Mauritius
Il Messaggero ha raccolto le testimonianze degli italiani che sono rientrati con un volo speciale dalle Mauritius, dopo che è stato negato loro lo sbarco.
Federica Rossi – una passeggera – racconta al quotidiano che a mezzanotte il Paese ha chiuso definitivamente le frontiere:
“ci hanno chiesto da dove venivamo e una quarantina sono stati invitati a restare a bordo. non potevamo nemmeno andare in bagno. segregati”
Una odissea che racconta anche un altro passeggero, in viaggio per festeggiare i suoi 60 anni:
“tra i pianti delle bambine, gli altri passeggeri con le mascherine e alcuni che non solo più voluti salire cambiando compagnia”
Lo sbarco è stato vietato per 40 passeggeri che provenivano da Lombardia e Veneto, che durante la notte sono rientrati a Roma con un volo predisposto da Alitalia. Non c’erano alternative? Sì, una quarantena di 14 giorni nell’ospedale dell’isola.
Purtroppo le due zone rosse sono al centro della cronaca e attenzione mondiale, tanto che ora l’Italia è stata messa in quarantena dagli altri Stati e nessuno sembra poter più accedere.
La situazione si è risolta grazie all’intervento immediato della Farnesina che ha gestito tutto in pochissimo tempo, permettendo ai connazionali di rientrare in patria.
Italia a rischio per gli altri Paesi?
L’Italia è ora uno dei Paesi che viene visto nel resto del mondo come a rischio e per questo motivo molte frontiere vengono chiuse. Dagli Stati Uniti arriva l’allerta 1 per chi arriva o ritorna dall’Italia.
In Francia per ora le frontiere sono aperte ma verranno svolti gli opportuni controlli, così come in Svizzera. Le misure di prevenzione sono state attuate anche in Croazia e in Slovenia.