La morte di Jeffrey Epstein ha creato un effetto domino molto particolare, ma ora con i risultati dell’autopsia lo scenario potrebbe cambiare drasticamente
I caso della morte di Jeffrey Epstein è complicato, così come era la sua vita ma ora i risultati dell’autopsia potrebbero togliere ogni tipologia di dubbio.
Il ritrovamento della complice e la sospensione del direttore
Per la morte del finanziere le indagini sono tre per adesso, da parte della Fbi – ministero della Giustizia e del municipio di New York.
Nei giorni scorsi il direttore del carcere è stato rimosso dal suo incarico, insieme a due secondini che sono stati rimossi in via del tutto cautelare essendo stato lasciato solo in cella.
Nel mentre la donna accusata di essere la complice del finanziere, nella gestione del traffico di minorenni per lo sfruttamento alla prostituzione è stata fotografata a Los Angeles – mentre si trovava in un fast food.
Una immagine pubblicata in esclusiva per il New York Post, dove si vede la donna di 57 anni mangiare patatine fritte con una felpa blu – completamente senza trucco mentre legge un libro sui segreti della Cia:
“bene questa è l’ultima volta che vengo qui”
Sono state le sue parole dopo che il fotografo le ha scattato questa immagine, senza consenso ovviamente, dopo che era scomparsa dal 2016.
I risultati dell’autopsia di Epstein
Nella vicenda dove le domande sembravano essere molto più delle risposte, i risultati dell’autopsia hanno confermato il suicidio dell’uomo tramite impiccagione.
Le ferite riportate sul collo potevano essere anche scambiate per uno strangolamento e successivamente la messa in scena del suicidio: mentre il medico legale ha risolto ogni dubbio in merito.
E’ comunque confermato che ci siano state gravi irregolarità nel servizio, come da parole del ministro della Giustizia Barr, visto che i due secondini si sarebbero addormentati dopo cinque giorni di estenuanti straordinari – lasciandolo libero di agire.