Sappiamo che abbiamo bisogno della protezione solare per proteggerci dai raggi nocivi del sole. Ma usarlo potrebbe essere dannoso per la nostra salute?
Ingredienti dannosi?
L’Environmental Working Group (EWG) ha esaminato i dati sulle nove sostanze chimiche più comunemente trovate nella protezione solare e ha concluso che esiste un motivo di allarme.
“Studi di laboratorio indicano che alcuni filtri UV chimici possono imitare gli ormoni e che i medici riportano allergie cutanee correlate alla protezione solare, il che solleva importanti domande sulle conseguenze non intenzionali sulla salute umana dovute a frequenti applicazioni di protezione solare“, afferma l’EWG sul suo sito Web.
Tra gli ingredienti che sono sotto il massimo controllo sono l’ossibenzone e l’ottinoxato. “La potenziale preoccupazione è fino a che punto vengono assorbiti sistemicamente nel corpo e se assorbirli ha un effetto sulla pelle e sul corpo“, afferma il dott. Nino.
Il più preoccupante, secondo il Dr. Nino e l’EWG, è l’ossibenzone, un filtro UV che ha dimostrato di causare reazioni allergiche cutanee in alcune persone ed è stato anche collegato alla distruzione dell’ormone. Di moderata preoccupazione è l’ottinoxato, un altro filtro UV che ha dimostrato di avere effetti che imitano gli ormoni negli studi sugli animali.
Un diverso tipo di danno alla pelle
La protezione solare viene utilizzata per prevenire danni alla pelle, ma i dermatologi a volte vedono anche sfoghi cutanei dall’uso della protezione solare, specialmente nelle persone che hanno la pelle sensibile. In questi casi, la dott.ssa Nino indirizza i suoi pazienti verso una crema solare minerale contenente ossido di zinco o biossido di titanio.
Leggere l’etichetta
Cosa dovresti cercare in una crema solare? Dovrebbe essere etichettata con la dicitura “ampio spettro”, il che significa che blocca sia i raggi UVA che i raggi UVB. E dovrebbe avere un SPF (fattore di protezione solare) di almeno 30.
Un SPF 30 blocca il 97% dei raggi, ad esempio, mentre l’SPF 50 blocca il 98%.