L’incidente di Lady Diana accadde una notte, che cambiò l’intera storia britannica e non solo. Ma una testimonianza racconta qualcosa di agghiacciante
Un incidente, quello di Lady Diana, che ancora oggi non lascia dormire gli inquirenti – misterioso e brutale. Ma una testimonianza ha lasciato il mondo a bocca aperta.
La terribile ultima notte di Diana
Era il 31 agosto 1997, la Principessa aveva 36 anni e si trovava a Parigi insieme all’attuale compagno Dodi Al Fayed. Una sera normale dove i due cenano, poi lei telefona ai suoi due bambini – e qui vi raccontiamo il dolore di Harry e William per quell’ultima chiamata – e va via.
Sappiamo tutti come sia andata la serata, anche grazie alle ricostruzioni degli investigatori e i filmati delle telecamere. Un cambio di autista, l’uscita dal retro per evitare i paparazzi e poi lo schianto all’interno del tunnel.
Ma quello che non sappiamo è tutto quello accaduto dal momento dello schianto in poi, con una testimonianza che ha scioccato gli inglesi.
La testimonianza terribile di Sami Nair
Sami Nair quella sera era il più alto responsabile del Ministero degli Interni e quella notte ha ricevuto una telefonata strana, narrante di un incidente dove erano state coinvolte due persone molto importanti.
La sua carica gli ha imposto per anni di non parlare e non raccontare ciò che vide quella notte, sino a poco tempo fa quando decise di liberarsi dal peso. Il destino di Nair ha incrociato quello della Principessa proprio nelle sue ultime ore di vita e di una responsabilità molto pesante e difficile da gestire.
Nair non aveva mai visto una foto della Principessa, ma il prefetto della Polizia confermò l’identità della donna ancora incastrata tra le macerie. Da quel momento partono tutte le telefonate vero l’Inghilterra:
“al momento in cui dichiararono il decesso alle 4, l’ambasciatore cominciò a piangere come un bambino”
Era il momento di chiamare prima il ministro britannico Tony Blair – che sapeva già tutto – e successivamente la Regina. Bill Clinton – Presidente degli Stati Uniti – fu il terzo ad essere contattato.
Alle 4.30 arrivò il papà di Dodi Al Fayed:
“un uomo alto, pallido…distrutto. chiese di vedere entrambi”
Nair vide anche lui Diana per la prima volta in viso:
“aveva un viso d’angelo, lo sfiorai. L’angelo della morte..era bellissima”
Nair racconta di aver conservato il comunicato stampa di quella terribile notte e attese sino all’arrivo del Principe Carlo, passando le competenze agli affari interni britannici:
“in quel momento cambiò la storia”