Nonostante la crisi economica cagionata dall’emergenza pandemica dal mese di febbraio 2020 il livello dell’occupazione è sceso di quasi 500 mila unità. E’ quanto scrive ISTAT.
Le persone in cerca di lavoro sono cresciute di circa 50 mila, a fronte di un aumento degli inattivi di quasi 400 mila: è quanto scrive l’ISTAT nelle statistiche su occupati e disoccupati a luglio.
«In quattro mesi il tasso di occupazione perde oltre un punto, mentre quello di disoccupazione, col dato di luglio, torna sopra ai livelli di febbraio».
ISTAT, Lavoro: torna a crescere l’occupazione a luglio
Dopo un quadrimestre di flessioni consecutive a luglio l’occupazione è tornata a crescere mentre, a fronte del calo dell’inattività, è proseguito l’incremento del numero di persone in cerca di lavoro. È quanto rileva l’Istat.
Analizzando i dati mensili l’incremento dell’occupazione (+0,4% pari a +85mila unità) coinvolge le donne (+0,8% pari a +80mila), i dipendenti (+0,8% pari a +145mila) e tutte le classi d’età, ad eccezione dei 25-34enni.
Gli uomini occupati risultano sostanzialmente stabili, mentre diminuiscono i lavoratori indipendenti.
Il tasso di occupazione è salito al 57,8% (+0,2 punti percentuali).
A luglio 2020 il numero di ore pro capite effettivamente lavorate, calcolato sul complesso degli occupati, prosegue il trend rialzista.
Il livello di luglio, pari a 33,1 ore, è solo di 1,2 ore inferiore a quello registrato a luglio 2019. Per i dipendenti il gap rispetto a luglio 2019 è ancora più ridotto (-0,8 ore).
ISTAT, il numero degli inattivi
La più rilevante contrazione nel numero di inattivi (-1,6% pari a -224mila unità) riguarda uomini, donne e tutte le classi d’età. Il tasso di inattività si riduce, attestandosi al 35,8% (0,6 punti).
Comparando il trimestre maggio-luglio 2020 con quello precedente (febbraio-aprile 2020) si può osservare che il livello di occupazione è inferiore dell’1,2%.
Nel trimestre sono cresciute sia le persone in cerca di occupazione (+10,4% pari a +218.000), sia gli inattivi di età compresa tra i 15 e i 64 anni (+0,3% pari a +39.000 unità).