Lavoro: il Fondo nuove competenze torna con il Decreto Agosto, come previsto dall’articolo 88 del Decreto Rilancio: esso è finalizzato alla formazione dei lavoratori, senza dover subire una riduzione salariale.
Nel testo del Decreto Rilancio pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 19 maggio è contenuta una novità proposta dalla Ministra del Lavoro Nunzia Catalfo e che trova spazio all’articolo 88, il quale nella Legge di conversione del Decreto Rilancio non è stato modificato.
La misura introduce l’orario di lavoro ridotto, pur rimanendo inalterato lo stipendio per affrontare la ripresa post emergenziale. La parte restante delle ore viene destinata alla formazione.
Decreto Rilancio: aumento salariale e riduzione del numero di ore lavorate
Il Fondo nuove competenze, previsto dall’articolo 88 del Decreto Rilancio, va proprio a coprire la formazione mettendo in sicurezza la salute e gli stipendi dei lavoratori.
Si tratta di una misura temporanea: i contratti collettivi nazionali sottoscritti dalle organizzazioni sindacali più rappresentative possono ridurre il monte ore lavorate e una parte viene dedicata a percorsi di formazione finanziati da un fondo creato ad hoc presso il Ministero del Lavoro.
In un certo senso, questa misura equivale ad un incremento salariale, nonostante la riduzione dell’orario di lavoro.
Si tratta di una misura di politica attiva del lavoro
“che permetterà ai lavoratori dipendenti di settori colpiti dalla crisi di potenziare le rispettive competenze partecipando a corsi di formazione durante l’orario di lavoro.”
Decreto Rilancio: che cos’è il Fondo nuove competenze?
L’articolo 88 del Decreto Rilancio introduce il Fondo nuove competenze al fine di favorire la graduale ripresa dell’attività dopo l’emergenza epidemiologica, per l’anno 2020.
Le rappresentanze sindacali possono siglare intese di rimodulazione dell’orario di lavoro per mutate esigenze organizzative e produttive dell’impresa.
Parte dell’orario lavorativo viene finalizzato a percorsi formativi.
I costi riguardanti le ore di formazione, comprensivi dei relativi contributi previdenziali e assistenziali, sono a carico del Fondo Nuove Competenze, costituito presso l’ANPAL Agenzia Nazionale delle Politiche Attive del Lavoro, con una dotazione di 230 milioni di euro a valere sul Programma Operativo Nazionale SPAO.
Il Fondo Nuove Competenze, molto probabilmente, sarà una delle misure previste nel Decreto Agosto.