Legambiente festeggia 40 anni di storia e di lotte per la tutela del nostro ambiente e per quest’occasione tira le somme.
Legambiente compie 40 anni, un compleanno che ci ricorda il lungo lavoro per la tutela dell’ambiente. Quest’associazione è la più diffusa a livello nazionale ed è stata fondata il 20 maggio 1980. Ora si sono tirate le somme del lungo lavoro, ricco di campagne e iniziative varie, come manifestazioni in piazza, Goletta Verde, Goletta dei laghi, Treno Verde, flash mob, monitoraggi in maniera scientifica, Puliamo il mondo o Spiagge… Fondali Puliti, riscoperta del territorio e valorizzazione dei territori…iniziative che ormai fanno parte integrante del tessuto italiano.
Alcune iniziative di legambiente
Dalle manifestazioni contro il nucleare dopo l’incidente di Chernobyl con 200.000 partecipanti, al soggiorno terapeutico di 25.000 bambini bielorussi esposti alle radiazioni, ai 700 sindaci che hanno firmato ordinanze per dare il bando alle buste usa e getta di plastica, monitoraggio dal 1986 di 10.000 campioni di acqua di mare, corsi di formazione, monitoraggio di smog e rumore per 4.300 ore, 600.000 firme raccolte nel 1990 per la petizione “Fermiamo la febbre del pianeta” o ancora 8 milioni di persone che partecipano dal 1994 a Puliamo il mondo…solo alcuni dei numeri importanti che contraddistinguono quest’associazione
Il presidente nazione di Legambiente Stefano Ciafani ha detto:
“Tenacia e coerenza caratterizzano da sempre la nostra associazione che in questi 40 anni ha portato avanti tante battaglie ambientali indicando la strada da seguire fino all’approvazione di leggi importanti e alla costruzione di impianti, reti e infrastrutture. Siamo convinti che il nostro Paese sarebbe stato profondamente diverso se, in questi quattro decenni, non ci fosse stata Legambiente. Non avrebbe avuto leggi importanti come quella sugli ecoreati o sull’inquinamento da plastica monouso, copiate dall’Europa. Sarebbe proseguito il dumping in mare dei rifiuti industriali autorizzato dalle istituzioni. La spiaggia dell’Isola dei Conigli di Lampedusa non sarebbe diventata una delle mete turistiche più famose al mondo. La Costiera Amalfitana, la Valle dei templi di Agrigento, il lungomare di Bari e di Castelvolturno e altri luoghi del Paese sarebbero ancora oggi deturpati da ecomostri.”
Parla inoltre di come il blocco del Covid 19 e le sue origini, dimostrano come la cura dell’ambiente sia una priorità e non possiamo più rimandarla. Dobbiamo a questo punto puntare ad una ripartenza green, ripensando le città, soprattutto quelle più a rischio per il cambiamento climatico.
Per scoprire meglio la storia di Legambiente, basterà guardare il sito dell’associazione, dove potremo trovare molte pillole, foto, video e tweet del museo virtuale. La nuova campagna si chiama Tartalove e chi la sosterà con una donazione minima di 5 euro, avrà il pdf dell’ebook “La nostra Italia”.