Legittima difesa, colpito ladro di 16 anni: cosa rischia chi ha sparato?

La legittima difesa è stata firmata dal Presidente Mattarella e ora c’è il primo caso da esaminare. Cosa rischia chi ha sparato?

Legittima difesa
Legittima difesa

Dopo la firma e la messa in atto della Legittima Difesa è accaduto un dramma proprio a Roma e ora tutti si chiedono come verrà gestito questo caso particolare.

Minorenne ferito dopo tentato furto in casa

Siamo a Roma, dove un giovane di origini albanesi viene abbandonato davanti all’Ospedale Gemelli dai suoi complici. Ha 16 anni, profonde ferite di arma da fuoco e perde molto sangue – tanto da far allertare i medici in codice rosso.

Come si evince da Libero Quotidiano, l’auto con dentro i suoi complici si dilegua a tutta velocità mentre il ragazzo viene operato urgentemente ed è ora in prognosi riservata. 

Facendo un piccolo passo indietro, il 112 due ore prima aveva ricevuto una chiamata dove un uomo denunciava un tentato furto presso la sua abitazione. Chi denuncia ha 29 anni e racconta di aver trovato una banda di ladri in azione, urlando e sparando per spaventarli con un’arma regolarmente denunciata.

Il ragazzo ha ammesso di aver sparato alcuni colpi, ma di non sapere se avesse o meno preso qualcuno dei rapinatori.

Cosa rischia chi ha sparato?

I Carabinieri sono intervenuti sul posto dove hanno rilevato alcune tracce, che dovranno essere messe in confronto al ragazzo che si trova in Ospedale.

Il ragazzo di 29 anni è stato interrogato e ora i PM stanno mandando avanti il caso con una indagine serrata per trovare anche gli altri membri della banda. L’arma è stata sequestrata e si attendono i rilievi dei Carabinieri nonché la versione del sedicenne ferito – una volta che potrà parlare.

Con le nuove norme si dovrà valutare se i colpi sono stati sparati per difesa legittima, in presenza di grave turbamento o di situazione apparentemente non sospetta.

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