Libia, Erdogan ha annunciato l’invio delle truppe

In merito al conflitto in Libia, Erdogan ha fatto sentire la sua voce: a partire da quest’anno verranno inviate le truppe ed iniziate le trivellazioni nel Mediterraneo.

libia

L’annuncio sulla Libia da parte del presidente turco è avvenuto durante il discorso programmatico di inizio anno.

Libia, l’obiettivo di Erdogan è di mantenere la pace

Durante il suo discorso programmatico di inizio anno, Erdogan ha affermato di voler inviare i militari in Libia al fine di sostenere la pace. Egli ha illustrato, a grandi linee, le proprie strategie di politica estera pur non precisando se i militari sono già arrivati e quanti ne saranno.

In precedenza, il leader turco aveva sostenuto di voler inviare circa 35 militari che avrebbero dovuto fungere da coordinatori e da supporto per le truppe di Fayez al Serray. Intanto, sono già 600 i mercenari siriani cooptati dalla Turchia a sostegno di Tripoli. A sostenerlo l’Osservatorio siriano per i diritti umani.

Al via anche le perforazioni nel Mediterraneo

Non solo l’invio di militari, Erdogan ha intenzione di avviare nel 2020 le attività di esplorazione e perforazione del Mediterraneo. In questo caso, il suo obiettivo è quello di rimarcare i confini marittimi con la Libia. Alla nave Oruc Reis saranno affidate le esplorazioni sismiche della zona.

Come si legge su La Repubblica, Erdogan ha affermato:

“Non è più possibile per altri Paesi condurre attività di ricerca sismica e di perforazione senza il consenso della Turchia e della Libia nelle aree designate dall’accordo marittimo”.

Questo è possibile in virtù del fatto che Erdogan e al-Sarray hanno firmato un memorandum d’intesa a fine novembre scorso. Un patto che non è stato ben visto da molti altri paesi e, soprattutto, non proprio legittimo.

A non appoggiarlo soprattutto la Grecia e Cipro che, in alcuni casi, hanno visto la violazione dei loro confini. Erdogan ha confermato la sua presenza a Berlino.

Impostazioni privacy