Alunni tenuti a casa dai genitori per protestare contro la presenza di una bambina disabile in classe. I docenti: “La scuola è aperta a tutti”
Genitori tengono a casa i figli per protesta contro un’alunna disabile. E’ caos e polemica
Bambina disabile in classe con gli altri alunni
Un’alunna disabile e dei compagni di classe che, per volere dei loro genitori, restano a casa. È quanto accaduto in una scuola primaria di Cordegliano Laudense, in provincia di Como. Secondo i genitori degli alunni, infatti, la presenza della bambina disabile in classe avrebbe rallentato le lezioni, danneggiando l’andamento scolastico dei loro figli.
I fatti risalirebbero a circa due settimane fa, ma sono emersi soltanto ieri, quando la scuola ha pubblicato una nota ufficiale per rammentare l’importanza dell’inclusione scolastica e del principio di universalità alla base della scuola pubblica.
La risposta della scuola
L’istituto scolastico di Cornegliano Laudense coinvolto nella polemica non ha esitato a far emergere la sua posizione. Una posizione in evidente contrasto con quella dei genitori che hanno tenuto i figli a casa, per la presenza in classe di un’alunna disabile.
La scuola ha, infatti, pubblicato una nota sul sito ufficiale dell’Istituto, rendendo pubblica la posizione dei docenti e del direttore scolastico:
“La scuola è una comunità e come tale deve occuparsi di tutti e in particolar modo di chi ne ha più bisogno, anche perché come docenti ci sentiamo particolarmente legati all’idea che La scuola sia aperta a tutti”.
Due giorni fa, in occasione della riunione con i genitori, richiesta dal direttore scolastico, gli insegnanti hanno organizzato una manifestazione con striscioni, per rimarcare il concetto che la scuola debba essere aperta a tutti.
I genitori degli alunni, durante la riunione, hanno precisato che la loro preoccupazione era nata per la mancanza di risposte adeguate da parte degli insegnanti, viste le difficoltà a gestire il comportamento della bambina disabile.