Nuove accuse nel caso di Luca Sacchi, Gip conferma obbligo di firma per Anastasiya ed arresto del padre di De Propris per detenzione di armi e droga
Mistero che si infittisce giorno dopo giorno nel caso dell’omicidio del giovane Luca Sacchi. La versione della fidanzata Anastasiya risulta sempre meno credibile e nuovi particolari emergono dalle indagini. Arrestato anche il padre di uno dei giovani già in carcere.
La versione di Anastasiya si sgretola ora dopo ora
Sempre meno credibile la versione della giovane fidanzata di Luca Sacchi Anastasya Kylemnyk. Lo conferma il Gip con il no al ricorso della difesa per l’annullamento dell’obbligo di firma per la ragazza.
Il giudice Costatino De Robbio ha infatti affermato che le dichiarazioni di Anastasiya :
“Appaiono del tutto inidonee a scalfire il quadro indiziario”
Inoltre la ragazza sarebbe un soggetto:
“Interessato e non obbligato a rispondere dicendo la verità”.
Confermando le accuse per la ragazza di detenzione di droga finalizzata allo spaccio e di coinvolgimento nell’omicidio del fidanzato Luca Sacchi morto per un colpo di pistola alla nuca.
Alcuni particolari che non tornano nella versione di Anastasiya sono emersi anche nella scorsa puntata di “Chi l’ha Visto”.
Anastasiya si sarebbe infatti presentata a casa dei genitori di Luca la mattina seguente alla sua morte per chiedere di poter utilizzare l’auto di Luca pur avendo a disposizione un’auto propria.
L’arresto del padre di De Propris, chi altro è coinvolto?
Mentre le indagini intorno alla figura di Anastasiya continuano, i tre giovani accusati dell’omicidio di Luca Sacchi restano in carcere.
Valerio Del Grosso, amico di vecchia data del giovane personal trainer romano che ha materialmente esploso il colpo mortale dal carcere fa sapere di essere pentito del gesto e di dedicarsi alla fede e alla preghiera.
Ma lo scenario di questa terribile tragedia che ha sconvolto non solo la famiglia di Luca ma tutta Italia si sta complicando giorno dopo giorno.
Notizia recente come riporta il Messaggero è l’arresto del padre di Marcello De Propris, uno dei te ragazzi in carcere, per detenzione dell’arma calibro 9 che è servita per uccidere Luca.
Durante la perquisizione a casa di Armando De Propris inoltre sarebbe stato trovato un chilo di marijuana.
La vicenda dunque nonostante le indagini serrate presenta ancora numerosi punti oscuri che andranno chiariti prima di poter giungere alla verità per il povero Luca Sacchi.