Il Ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, si scaglia contro l’indifferenza e il clima di odio del Paese, definendolo una vera e propria emergenza.
Luciana Lamorgese parla dell’intolleranza e dell’odio: ecco cosa ha detto il Ministro dell’Interno.
Le parole di Luciana Lamorgese
L’odio come piaga sociale, è così che il Ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese esordisce in una lunga intervista a La Repubblica.
La Lamorgese ha fatto riferimento ad alcuni episodi di razzismo, avvenuti recentemente, per avvalorare la sua tesi dell’odio come una vera e propria emergenza del Paese.
Dalle parole contro la senatrice a vita, Liliana Segre, alle scritte choc apparse sulla porta di casa del figlio di una donna deportata nei campi di concentramento.
“È stato superato il limite e a questo fallimento non voglio rassegnarmi”
ha detto l’ex prefetto, che ha scelto anche di non pronunciarsi sul suo predecessore, Matteo Salvini.
Una decisione dettata dal timore che il leader del Carroccio possa poi trasformare le sue parole in qualcos’altro.
Previsti incontri nelle scuole
Nota dolente per Luciana Lamorgese è sicuramente l’indifferenza, su cui ha voluto portare viva l’attenzione. In particolare, il Ministro ha elogiato la riattivazione, da lei stessa voluta, del centro di coordinamento per contrastare l’odio.
Previsti a breve anche numerosi incontri nelle scuole. L’ultimo quello tenutosi a Monteverde, quartiere di Roma, dove la Lamorgese ha assistito alla commozione di alcuni studenti nell’ascoltare il viaggio verso i campi di concentramento.
Altro punto focale della sua campagna contro l’odio è quella da svolgere sui campi di calcio. Proprio nella giornata di ieri, infatti, il Ministro ha incontrato un rappresentante della Lega Calcio. Molto apprezzate le inziative per denunciare i comportamenti pericolosi negli stadi.
Luciana Lamorgese si è quindi rivolta ai suoi coetanei, auspicando un futuro migliore per le genrazioni che verranno.
“Per questo lavoro ogni giorno”
ha chiosato il Ministro dell’Interno.