Il caso sulla morte di Luciana Martinelli è ancora avvolto dal mistero, ma emergono le prime verità dall’autopsia e dalle parole dell’amico a Chi l’ha Visto.
La terribile morte di Luciana Martinelli, dapprima scomparsa da casa e – dopo le tante ricerche – ritrovata dentro il fiume Tevere. Ora le parole dell’amico fanno emergere alcuni dettagli.
Le parole dell’amico a Chi l’ha Visto
La giovane ragazza è stata trovata morta nel Tevere, dopo la sua scomparsa da casa. Luciana lavorava come volontaria in un canile e come insegnante dei bambini: va via di casa nella notte tra il 3 e il 4 aprile prendendo solo le medicine e i documenti.
La sua auto è poi stata trovata successivamente non distante dalla scuola dove insegnava. L’ultima persona ad averla vista è stata un meccanico la cui donna ha chiesto aiuto essendo rimasta a piedi con l’auto.
Durante la puntata di ieri di Chi l’ha Visto, un suo amico ha evidenziato di come Luciana si sentisse oppressa durante questo periodo di quarantena: dalle sue parole emerge che la donna non sembrasse essere serena.
L’ultimo messaggio è stato inviato all’una di notte dalla ragazza all’amico, prima di scomparire nel nulla:
“Ci sei? Sei sveglio?”
Putroppo l’amico stava già dormendo e quindi non ha mai risposto a quel messaggio.
Si aggiunge un altro tassello, sempre da come è emerso durante la trasmissione di Rai Tre: sembra infatti che la borsa della giovane donna sia scomparsa:
“ritrovarla potrebbe aiutare a capire cosa le sia accaduto”
Le prime verità dall’autopsia
Come è emerso dai primi risultati dell’autopsia, sul corpo della ragazza non sono stati trovati segni di violenza. Non solo, perché secondo l’esame autoptico – eseguito dall’Istituto di Medicina Legale di Piazzale del Verano – Luciana sarebbe morta il giorno della scomparsa.
Le indagini continuano al fine di delineare e comprendere la causa della morte e cosa sia accaduto a questa giovane donna.