Esistono dei luoghi in cui la natura è tornata padrona. Sono molto interessanti, perché ci danno un’idea del potere della natura rispetto alle nostre forze.
Possiamo trovare alcuni luoghi costruiti dall’uomo ma di cui la natura è tornata padrona. Ci permettono di capire che nonostante noi uomini cerchiamo di lasciare la nostra impronta, ma la natura con calma e pazienza riesce a riprendere possesso degli spazi che abbiamo occupato.
I luoghi più incredibili, dove la natura è tornata padrona
Antartide -Rottami del Pegasus
Nei pressi della pista di atterraggio Pegasus per aerei, si trovano i rottami di un aereo che si è schiantato, cedendo il nome al piccolo aeroporto. Si trova in Antartide ed è la più meridionale delle tre portano alla Stazione McCurdo.
Essa è la sola pista di ghiaccio dov’è possibile far atterrare aerei con carrelli gommati ed è la principale pista che è utilizzabile durante l’estate antartica. L’aereo Pegasus si schiantò nel 1970 durante l’atterraggio, per via di una violenta tempesta di neve. Accanto alla pista che ne ha preso il nome, sono presenti i rottami dell’aereo. Non ci furono morti, ed i rottami vennero lasciati e sono periodicamente coperti dalla neve.
Irlanda, Contea di Kerry – Kerry Way
Si tratta di un sentiero circolare che è lungo oltre 200 km. Ha come punto d’inizio e fine nella città di Killarney, circondando la penisola di Iveragh. Questo sentiero è il più lungo del paese ed è pedonale. Si pensa che servano 9 giorni per percorrerlo tutto.
Namibia, Deserto del Namib – Kolmanskop
Kolmanskop è una famosa ghost town che è stata abbandonata nel deserto. Ora vistare le città abbandonate è di gran moda e la collina di Coleman (il nome tradotto dall’afrikaans) è una meta turistica molto apprezzata della Namibia
Il nome le deriva dal trasportatore Coleman, che abbandonò il suo carico su un carro trainato da buoi di fronte alla città, su una piccola salita. Venne fondata ai primi del ‘900, perché nella zona furono trovati dei diamanti. Il governo tedesco per sfruttare le risorse, dichiarò la zona “riservata”. L’estrazione durò poco, già alla fine della Prima Guerra Mondiale e lentamente si spopolò finchè negli anni ’50, venne abbandonata al deserto ne ritornò padrone.