La giovane era risultata positiva al Covid qualche settimana fa. Prima l’aggravarsi delle sue condizioni, poi, lo scorso 20 marzo, il drammatico epilogo che ha gettato nello sconforto quanti la conoscevano.
Ad annunciare la morte della giovane è stato il sindaco di Molfetta, Tommaso Minervini, che ha duramente ammonito i negazionisti.
Il ricovero, poi il decesso
È risultata positiva al Covid-19, ma dopo i primi giorni trascorsi in maniera piuttosto tranquilla, per Anna Scardigno – 29enne di Molfetta – si è reso necessario il ricovero in ospedale.
Le condizioni della giovane sono andate via via peggiorando, fino al drammatico epilogo.
Lo scorso 20 marzo la 29enne è deceduta. Anna Scardigno non aveva patologie pregresse, era una ragazza sana.
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Insieme a lei, come riferisce anche Fanpage, è rimasta contagiata anche la nonna, che si trova tuttora ricoverata in ospedale.
Il post del sindaco di Molfetta
Ad annunciare la drammatica notizia ai suoi concittadini è stato il sindaco di Molfetta, Tommaso Minervini, che ha scritto un lungo post sulla sua pagina Facebook.
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Il primo cittadino ha duramente ammonito anche i negazionisti e coloro che continuano a negare l’esistenza e la pericolosità del virus.
“Smettetela di credere alle castronerie dei ciarlatani della parola, perché non c’è esercito, repressione, pozione magica che possa mai tenervi al sicuro dal virus”
si legge nel post di Minervino, che ha parlato della morte di Anna Scandiglio come di una perdita cui è difficile rassegnarsi, accompagnata da un profondo senso di ingiustizia.
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