Giorno del saluto a Malak e Jannat le due sorelle morte a Massa, oltre al dolore per i parenti è forte lo sdegno: “Non parlate di giustizia”
Al funerale oggi a Torino anche il sindaco Chiara Appendino ed il proconsole del Marocco insieme ad una folla commossa per salutare Malak e Jannat.
La scomparsa di Malak e Jannat: il giorno dell’addio alle sorelline morte a Massa
La tragedia terribile che ha colpito la famiglia Lassiri ha sconvolto tutti: la morte delle due piccole sorelle di 3 e 14 anni a seguito della caduta di un albero sopra la tenda dove dormivano.
Malak e Jannat hanno perso la vita in momenti diversi: sul colpo la più piccola e dopo qualche ora la sorella, ma oggi l’addio è stato celebrato assieme.
Una folla commossa si è ritrovata al cimitero islamico Parco di Torino dove le due piccole bare bianche sono state adagiate sull’erba.
Lì, dove dei bianchi palloncini si sono alzati in volo per le bimbe, anche il fratello che ha posato a lungo le mani sulle due bare, baciandole, come riporta Il Tirreno. Alla cerimonia erano presenti anche il proconsole del Marocco e la sindaca Chiara Appendino che ha rivolto un commosso messaggio alla famiglia di origini marocchine ma residenti a Torino.
Hachim Lassiri ha ringraziato le autorità che sono stati loro vicine, in primis la Croce Rossa ed i Carabinieri, il sindaco di -Massa, di Poirino e la maestra delle sorelline.
Proseguono le indagini, anche la sorella accusa: “Albero marcio”
In un primo momento si era pensato al maltempo che si era abbattuto sulla zona di Marina di Massa come causa del crollo del grande albero.
Non ci è voluto molto perché emergesse un’altra verità: quel pioppo era seriamente compromesso e questo potrebbe essere stato all’origine della tragedia.
Già dalle foto si era potuto dedurre ciò come espresso dall’esperto Pier Francesco Malandrino, e la Procura ha dato mandato per proseguire le indagini in tal senso, proprio per capire se la caduta sia stata causata da una scorretta manutenzione.
Anche oggi, durante i funerali, tale accusa è stata mossa dai parenti delle due piccole vittime:
“Io ho visto il tronco di quell’albero ed era marcio..è giusto che si sappia perché fatti così non accadano più.”
Ha commentato la sorella maggiore Nissrin anche lei ferita nell’incidente ma sopravvissuta. La 19enne ha poi concluso:
“Erano le mie guerriere. Ora sono le mie guerriere in cielo.”
Saranno le indagini a fare chiarezza su quanto accaduto, intanto sono stati iscritti nel registro degli indagati due dipendenti del campign “Verde Mare” di Marina di Massa.