Ecco tutto quello che sappiamo sulla storia di Malika, la giovane ventiduenne cacciata di casa dai genitori perché lesbica.
In questi giorni ha ottenuto grande risonanza mediatica la terribile storia di una giovane, buttata fuori di casa e minacciata dopo il suo coming out.
Si chiama Malika Chalhy, ha 22 anni ed è residente a Castelfiorentino la ragazza al centro di questo caso, riportato anche da personaggi del mondo dello spettacolo, che hanno denunciato l’accaduto.
Chi è Malika Chalhy
Malika Chalhy ha 22 anni e nasce a Castelfiorentino. Ama molto gli animali, in particolari i cani, e giocare a basket.
Ha un profilo Instagram in cui vanta ben 30 mila followers.
, all’inizio del 2021, si era decisa a confessare ai suoi genitori la sua omosessualità. Malika infatti è fidanzata con una ragazza che ama e che a sua volta le vuole molto bene.
Per questo ha deciso di scrivere una lettera a cuore aperto ai genitori in cui confessava la sua vera natura.
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La reazione della sua famiglia però non è stata affatto quella che si aspettava. Mentre Malika era fuori casa, infatti, la madre le ha lasciato numerosi messaggi vocali su Whatsapp in cui la insultava con frasi indicibili.
Al suo ritorno a casa, è scoppiata una violenta lite e i genitori di Malika l’hanno cacciata di casa.
La giovane non è riuscita neppure a recuperare i suoi effetti personali e quando ci ha provato, anche aiutata dai carabinieri, la madre glielo ha impedito, dichiarando di non conoscerla di fronte alle forze dell’ordine.
A quel punto la famiglia di Malika ha cambiato la serratura alle porte e il fratello della giovane ha iniziato a minacciarla di morte
Il sostegno alla giovane
Dopo che la storia di Malika è stata riportata da Fanpage, le vicissitudini della ragazza sono finite al centro della bufera mediatica.
Anche numerosi personaggi dello spettacolo sono intervenuti difendendola e denunciando l’accaduto, come Fedez ed Elodie.
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Dopo le continue minacce, Malika si è recata dalle forze dell’ordine per denunciare la madre, il padre e il fratello.
Ancora si aspetta che la giustizia faccia il suo corso, ma nel frattempo numerose iniziative di crowdfunding stanno raccogliendo denaro per aiutare Malika a sopravvivere e sostentarsi.