La pm Maria Cristina Rota ha ascoltato Giuseppe Conte e sentirà prossimamente anche Speranza e Lamorgese.
Il magistrato Maria Cristina Rota è stata incaricata di indagare su come è stata gestita la questione emergenza virus in Val Seriana e Nembro.
Una lavoratrice instancabile
Così viene descritta Maria Cristina Rota, il magistrato incaricato di indagare su come è stata gestita l’emergenza virus in Val Seriana e Nembro. In particolare, perché non è stata istituita subito una zona rossa. La Rota si è preparata agli interrogatori arrivando a Roma già tre giorni fa ovvero mercoledì, insieme al pool di magistrati che lei stessa coordina.
Prima di questo compito, la Rota ricopre il ruolo di procuratore aggiunto, sin dal settembre del 2018. A lei è spettato anche il ruolo di rettore della procura a seguito della morte del 61 enne Walter Mapelli, stroncato da un tumore. Mapelli era l’ex procuratore capo. Poi la nomina è toccata ad Antonio Angelo Chiappani. Negli ultimi anni, sono state tante le inchieste che ha portato avanti. Tra queste anche reati e fallimenti.
La vita privata
I pochi momenti in cui può rilassarsi sono quelli in montagna, in Engadina, dove ama camminare. Lì si reca nei weekend spesso in compagnia delle carte da analizzare per il suo lavoro.
E’ una professionista che lavora con rigore e che, per abitudine, va fino in fondo alle questioni. Un andare a fondo sempre, anche quando ha a che fare con criminali o i grandi della politica italiana. Del resto i colleghi raccontano che in procura raccontano che la vedono arrivare presto al mattino ed andar via tardi la sera.