La Leader dell’opposizione bielorussa scomparsa ieri è stata arrestata al confine con l’Ucraina. Le proteste invocano dimissioni Lukashenko.
Dopo la comunicazione della sua scomparsa sembra che Maria Kolesnikova sia stata arrestata al confine con l’Ucraina stamattina.
Maria Kolesnikova: leader opposizione bielorussa
Maria Kolesnikova è la leader dell’opposizione dell’attuale governo bielorusso di Lukashenko.
La donna era a capo della campagna elettorale dell’ex candidato, ora in arresto, Viktor Babariko.
Alleata di Svetlana Tikhanovskaya, Maria ha condotto insieme alla donna la recente campagna elettorale per le elezioni presidenziali.
Le è stata a fianco anche dopo aver perso le elezioni e durante la contestazione dei voti oltre alla rivendicazione della vittoria nelle elezioni del 9 Agosto contro Aleksandr Lukashenko.
Svetlana Tikhanovskaya aveva accusato Lukashenko di aver imbrogliato e ora si trova in esilio in Lituania.
Al momento in Bielorussia regna un atmosfera di repressione diffusa dalle autorità per sedare le proteste in strada contro l’attuale presidente bielorusso.
Accusato da molti di aver imbrogliato e condotto delle elezioni fraudolente al momento non è benvoluto: ha vinto con l’80% dei voti a suo favore.
Nella capitale più di 100mila persone protestano per i risultati delle elezioni di inizio agosto: gridano a gran voce le dimissioni di Lukashenko.
La polizia ha isolato il centro di Minsk con barriere antisfondamento e mezzi corazzati: 633 persone in stato di arresto.
Maria Kolesnikova era l’ultima Leader dell’opposizione presente su territorio nazionale.
Arrestata al confine con Ucraina, richiesta la liberazione
Le prime notizie sulla scomparsa di Maria Kolesnikova ipotizzavano un arresto ma la polizia bielorussa ha subito smentito.
Proprio ieri le autorità ne hanno dichiarato la scomparsa dopo che una testimone l’aveva vista al centro di Minsk.
Voleva salutarla ma si è tenuta dal farlo, poco dopo ha notato un mini van scuro vicino a lei e ha dichiarato di aver visto degli uomini incappucciati che la rapivano.
Nessun contatto con la bionda leader dell’opposizione dall’avvistamento in centro città fino ad oggi. L’agenzia di stampa bielorussa ha affermato che la polizia l’ha arrestata al confine con l’Ucraina.
L’Europa ne chiede l’urgente liberazione, le capitali di tutti gli stati europei sono sconcertati: non è ammissibile una tale situazione.
Josep Borell, responsabile europeo degli esteri si innalza insieme ad altri leader europei contro Lukashenko: vuole informazioni sulla salute di Maria Kolesnikova e richiede la liberazione della donna.
Sull’Huff Post si legge la dichiarazione di Heiko Maas, ministro degli esteri tedesco:
Chiediamo chiarezza sulle sue condizioni e il rilascio di tutti i prigionieri politici in Bielorussia
Il Governo tedesco sta lavorando per costituire un pacchetto sanzionatorio contro il regime di Minsk:
Se lukashenko non cambia la rotta reagiremo nell’UE
Josep Borell conclude che non è ammissibile questa situazione. Le autorità statali intimidiscono i cittadini violando le leggi da loro stessi emanate oltre agli obblighi internazionali.
Luigi Di Maio si esprime preoccupato invocando la necessità di nuove elezioni.