Il caso di Mario Bozzoli presenta ancora tantissimi punti di domanda, ma uno in particolare: perché è morto Beppe Ghirardini?
Sul terribile caso di scomparsa di Mario Bozzoli ci sono ancora molti punti da chiarire, così come la morte del testimone Beppe Ghirardini. Che cosa gli è accaduto veramente?
La misteriosa morte di Beppe Ghirardini
Per l’imprenditore scomparso nel nulla, la Procura generale di Brescia ha chiesto il rinvio a giudizio per uno dei due nipoti. Non solo perché in parallelo è stato chiesto anche l’archiviazione sulla morte di Beppe Ghirardini.
Secondo quanto dettato dagli inquirenti, l’operaio si sarebbe suicidato e non sarebbe stato ucciso.
Durante una recente intervista rilasciata direttamente al settimanale Giallo, le sorelle dell’operaio hanno evidenziato:
“per gli inquirenti si sarebbe suicidato, ma noi non la pensiamo così. restiamo convinte che fu avvelenato perchè sapeva qualcosa sul delitto bozzoli…continueremo a lottare per la verità!”
Proprio le sorelle dell’uomo mettono in luce il fatto che non fosse depresso e che non avrebbe avuto motivo per fare 100 chilometri e suicidarsi in tal modo. Non solo, perché anche la dinamica fa emergere loro molti dubbi: l’operaio infatti si sarebbe ucciso ingerendo una fiala di cianuro introvabile sul mercato.
Un testimone, probabilmente chiave, scomparso poco dopo la sparizione misteriosa dell’imprenditore così da non poter rilasciare alcuna testimonianza.
Le ipotesi degli inquirenti
Mentre Bozzoli sarebbe stato ucciso da Giacomo – suo nipote – l’operaio non avrebbe ricevuto alcuna minaccia. Secondo gli inquirenti infatti Ghirardini non sarebbe stato seguito durante il suo lungo percorso che lo ha portato sino a Case di Viso (zona montana isolata) ed è morto in solitudine.
A questo punto ci si chiede il perché sia morto in questa circostanza e cosa lo abbia portato ad un possibile atto volontario. Secondo le sorelle, Ghirardini poteva essere stato testimone di qualcosa e, per questo motivo, fatto tacere in maniera definitiva.