Migranti: Italia invia rettifiche al Memorandum bilaterale del 2017 per la cooperazione
Accordo Italia-Libia: inviata alla Libia la proposta italiana alle autorità libiche che revisiona e aggiorna il Memorandum bilaterale del 2017 per la cooperazione sulla questione migranti.
La revisione al Memorandum Italia-Libia
“introduce significative innovazioni per garantire più estese tutele ai migranti, ai richiedenti asilo ed in particolare alle persone vulnerabili vittime dei traffici irregolari che attraversano la Libia e per promuovere una gestione del fenomeno migratorio”,
sottolinea una nota della Farnesina.
La finalità deve essere raggiunta attraverso il consolidamento dell’ONU in Libia: fino ad oggi non sono mai stati centrati gli obiettivi a livello umanitario.
Per apportare rettifiche riguardanti la questione dei diritti umani all’interno dei centri di detenzione, l’Italia ha avviato tavoli di la lavoro.
Alla luce di queste criticità, la Libia è tornata a fare pressioni sulla collaborazione italiana nella gestione dei migranti.
A tale proposito il Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese sottolinea:
“Nel confronto con il 2017 si sono contratti i flussi dalla Libia e si è registrata una forte riduzione delle vittime in mare. Il Memorandum ha contribuito a questi risultati, ma esso è anche importante per evitare l’isolamento delle autorità libiche”.
Memorandum Libia-Italia: quali modifiche apportare?
Il Memorandum Libia-Italia è stato siglato nel 2017, quando l’Italia stava attraversando una forte crisi dei migranti provenienti dalle coste libiche.
Sul tema dei migranti e dei diritti umani l’Italia si era impegnata ad apportare cambiamenti concernenti il trattamento dei migranti in Libia.
Ma, ad oggi, la promessa non è stata mantenuta.
Per questo, alla luce dell’attuale situazione, è importante intervenire e procedere alla rettifica del Memorandum Italia-Libia per trovare miglioramenti considerati necessari per il rispetto dei diritti umani.
Come cambiare il Memorandum Italia-Libia? Ecco i punti chiave su cui intervenire:
- rafforzare i confini al sud della Libia,
- chiudere gradualmente i centri di detenzione, luoghi di torture e violenze,
- intensificare i progetti di sostegno alla Libia per attrezzature sanitarie e materiali scolastici,
- aprire nuove strutture di accoglienza di migranti in Libia.