MES: Pd e Italia Viva a favore, M5s frena
Nell’attuale contesto economico si inseriscono i 36-37 miliardi del MES da utilizzare per spese sanitarie che potrebbero arrivare all’Italia se ne facesse richiesta.
A tale proposito le posizioni sono differenti: Italia Viva e Pd esercitano pressing sul Governo Conte e Movimento 5 Stelle concorda con la posizione del capo politico Vito Crimi: le risorse del MES rappresentano un prestito e non devono essere utilizzate.
Per quanto concerne la posizione espressa dal Premier Conte, sul ricorso al MES si valuterà e sarà il Parlamento a decidere se servirà.
Ma il voto parlamentare potrebbe esprimere il suo dissenso e mettere a rischio la tenuta del Governo.
Gualtieri: “Pronti a valutare il MES”
Con la prossima Legge di Bilancio il Governo Conte lavorerà a
«un progetto pluriennale di rilancio senza precedenti»
che permetta di recuperare i ritardi.
È quanto ha messo in evidenza il Ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, a In mezz’ora su Rai3.
La finalità è presentare a settembre con il DEF un piano per la ripresa per
«investire sul futuro, sull’innovazione, sulla digitalizzazione, sulla sostenibilità ambientale, sugli investimenti.
Chiediamo a tutte le forze di contribuire».
Gentiloni sul MES: soluzione “particolarmente vantaggiosa”
La sottoscrizione di prestiti dall’European Stability Mechanism (ESM) o MES per la crisi del coronavirus sarebbe
“particolarmente vantaggiosa”
per l’Italia, che ottiene tassi di interesse molto più alti quando si rivolge ai mercati monetari, ha sottolineato lunedì il Commissario europeo per gli affari economici Paolo Gentiloni.
I prestiti del programma di lavoro SURE dell’UE e della Banca europea per gli investimenti (BEI) sarebbero altrettanto vantaggiosi per paesi come l’Italia che devono pagare un premio ad alto rischio ai mercati, ha affermato.
Gentiloni ha anche citato il Recovery Fund proposto dalla Commissione europea per 750 miliardi di euro, 173 dei quali sarebbero destinati all’Italia se i negoziati tra i paesi dell’UE lo confermassero.
Gentiloni ha riconosciuto che i negoziati con i paesi del Nord Europa sarebbero “difficili” ma ha affermato che eventuali correzioni sarebbero solo
“lievi e non sostanziali”.
“I colloqui saranno duri e dovremo rispettare la legittimità delle varie posizioni, ma sono abbastanza fiducioso che la discussione non minerà l’architettura dell’edificio”,
ha sottolineato lo stesso Gentiloni, aggiungendo che
“è troppo presto per dire se l’Italia sta sprecando l’opportunità”
di accedere al MES.