In arrivo ispezioni dell’Ispra e dei Forestali per verificare quali siano le condizioni di salute di M49 nel rifugio.
Dopo la cattura dell’orso Papillon e le proteste di alcune associazioni animaliste, ora parla anche il Ministro dell’Ambiente. Il caso l’ha profondamente scosso e le sue parole fanno riflettere.
Il comunicato di Sergio Costa
Il Ministro esordisce dicendo che sapere l’orso M49 chiuso in gabbia, fa molto male. Papillon una volta in libertà si è limitato a ricercare cibo, senza mai mostrare aggressività verso l’uomo.
Sergio Costa ha detto che poteva essere semplicemente dotato di un nuovo radiocollare e seguito a distanza.
“Il presidente della provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, con il quale sono in contatto, conosce bene la mia posizione.”
Il Ministro ha deciso d’incaricare Ispra e i Forestali per la verifica delle condizioni di salute di Papillon e di altri due orsi che sono nel rifugio di Casteller. La sua capienza è quasi al suo limite e per questo si vuole verificare che:
“in questa detenzione almeno sia garantito il benessere animale.”
Le modifiche proposte nella gestione degli orsi
Il ministro ha proseguito affermando che la gestione degli orsi deve essere completamente rivista e trovato un nuovo modo sostenibile per prendersene cura.
Una doverosa premessa per il Ministro è che si deve verificare che esista davvero la sovrappopolazione di orsi che viene denunciata dal presidente della provincia di Trento.
Il Ministro Sergio Costa ha scritto una lettera ai presidenti delle regioni Lombardia, Friuli Venezia Giulia e Veneto, nella quale chiede che venga esteso il progetto Life Ursus in tutti i territori amministrati.
Si tratta di un progetto europeo per la reintroduzione dell’orso bruno che sta dando i suoi buoni frutti ed è piuttosto ambizioso. Ora questi plantigradi non sono più a rischio di estinzione come lo erano negli anni ’80, segno del buon funzionamento del progetto.