Ministro Costa si batte al fine che i presidenti dei parchi abbiano un buon curriculum: se maschio o femmina non è importante!
Il rigoroso Ministro Costa ha detto che non conta il sesso di appartenenza nella scelta delle nomine a presidente di un parco, ma le competenze.
Ambiente, il ministro e le quote rosa. La questione quote rosa è sorta durante una discussione per parlare d’innovazione dei parchi nazionali. Il ministro ha detto “
Per le nomine alla presidenza dei parchi mi arrivano pacchi e pacchi di curricula e li valuto tutti con grande attenzione seguendo regole e procedure.”
Le novità per la gestione dei parchi nazionali
Sergio Costa ha presentato le ZEA ovvero le zone economiche ambientali. Si tratta di una grande novità per il nostro paese, che rende l’ambiente un soggetto produttivo.
Il discorso poi è passato alle nomine. Dorina Bianchi che è la sola donna a ad essere presidente di uno dei 20 parchi nazionali, ha chiesto di inserire tra le nomine almeno 3 donne per le prossime nomine ai parchi.
Il ministro Costa non ha accettato questa sorta di ricerca di quote rosa, dicendo che il sesso non può essere affatto un criterio di valutazione.
Le ZEA, l’innovazione per i parchi
Sono state presentate al convegno sui parchi nazionali, dove si è presentata la legge che istituisce le zone economiche ambientali. Essa è stata approvata il 12 dicembre e la realizzazione delle ZEA sarà finanziata con 20 milioni, inseriti nella legge Finanziaria.
Le zone economiche ambientali corrispondono ai parchi nazionali, si prevedono agevolazioni e vantaggi fiscali per gli oltre cinquecento comuni che sorgono nelle aree dei parco.
Inoltre, le attività imprenditoriali ecosostenibili nelle ZEA, avranno agevolazioni fiscali. Secondo quanto detto dal ministro Costa, questi comuni hanno solitamente una popolazione di poco più di ottomila abitanti e si spera che nel futuro, possano crescere di numero. Il Ministro ha poi concluso dicendo
“quello che l’Italia sta facendo per i parchi nazionali è unico in tutti i paesi d’Europa”