Emerse tracce di sangue sul cuscino del piccolo Evan ucciso di botte a Modica, la madre si difende: “E’ stato il mio compagno”.
Ben 3 accessi al pronto soccorso prima della terribile morte per il piccolo Evan di appena 21 mesi. Ora emergono nuovi particolari trovati nell’appartamento dell’orrore.
Perquisizione a Rosolini: cosa è emerso di sconvolgente
La storia di Evan Lo Piccolo, il bimbo di 21 mesi ucciso a Modica il 17 agosto scorso, ha scioccato tutta l’Italia.
Il bimbo è morto in seguito le botte subite nell’appartamento di Rosolini in provincia di Siracusa. Come è stato confermato dall’autopsia, la causa del decesso è un trauma cranico.
Sul corpo del bimbo, come hanno riportato i medici che lo hanno preso in carico all”ospedale, numerosi lividi e lesioni anche pregresse.
Le indagini stanno scavando nel passato della madre del piccolo, Letizia Spatola 23 anni e del suo compagno Salvatore Blanco 32 anni.
Dalle perquisizioni nell’appartamento che i tre abitavano a Rosolini sono emersi particolari scioccanti che lasciano intendere che le violenze fossero all’ordine del giorno.
Sul cuscino della culla dove dormiva il bimbo infatti sarebbero state ritrovate tracce di sangue.
Tali tracce sono emerse dalle indagini della Polizia Scientifica che ha rilevato come ci fosse stato un tentativo, fallito, di cancellarle lavandole.
La madre di Evan si difende: le sue prime parole dopo l’arresto
Indagati per maltrattamenti e concorso in omicidio sono finiti il patrigno di Evan e la madre che in seguito all’arresto ha rilasciato alcune dichiarazioni come riporta il settimanale Giallo.
La 23enne avrebbe dichiarato ai magistrati di non essere presente durante il pestaggio
“Io non ho mai picchiato il mio bambino. Sono stata plagiata dal mio compagno e solo ora me ne rendo conto.”
Letizia Spatola ha dichiarato che il giorno prima della morte rientrando a casa avesse trovato la il bimbo ferito ma si era fidata ancora una volta del compagno.
“La mia cliente veniva picchiata quotidianamente con un bastone o con un cavo dell’antenna”
Ha dichiarato il legale della donna Natale di Stefano.
Ora i giudici dovranno accertare se la versione della donna, di essere stata vittima di violenze e di plagio, possa reggere.
Di certo il dolore della famiglia di Evan, nonna e papà in primis, non si placa.