Monte Bianco, il disastroso distacco del seracco sul ghiacciaio del Gendarme Rouge

Sul Monte Bianco crolla il seracco del ghiacciaio del Gendarme Rouge.  120.000 metri cubi stimati: e ora cosa succede?

seracco del ghiacciaio

Sul Monte Bianco si fanno sentire le temperature troppo alte e purtroppo crolla il seracco del ghiacciaio del Gendarme Rouge. Si stima che l’enorme superficie che si è staccata è di 120.000 metri cubi. La colpa è delle alte temperature che sono dovute ai cambiamenti climatici, creando continui distacchi dalle nostre distese di ghiaccio, basti pensare a quanto accaduto alla Pine Island.

Il crollo del seracco

Il 9 di febbraio è letteralmente crollato il seracco del ghiacciaio del Gendarme Rouge, che si trova nel massiccio del Monte Bianco. Secondo la fondazione Montagna Sicura che monitora la situazione, non si tratta di un distacco unico, bensì di uno più importante seguito da serie di cadute minori. Questo ha portato  ad una perdita stimata di superficie di 120.000 metri cubi.

Il crollo del seracco è successo su pendii dotati di una scarsa copertura nevosa, il cui manto è sicuramente dotato di ottime caratteristiche di stabilità, che non ha quindi conseguenze negative. Si tratta comunque di un evento secondo gli esperti, che vede come maggior causa la forza di gravità anziché il cambiamento climatico. Insomma, non si tratta di un fenomeno come quello avvenuto quest’estate del ghiacciaio in bilico sulle Grandes Jorasses che minacciava l’abitato di Planpincieux.

La situazione era comunque nota ed era già stata segnalata. A farlo è stata la Struttura regionale Assetto idrogeologico dei bacini montani che collabora con la Fondazione Montagna sicura. Courmayeur era stata avvisata dalla Regione. Il comune e la Commissione locale valanghe erano stati avvisati di quest’eventualità e del pericolo che ne sarebbe potuto derivare per i pendii sottostanti.

Inoltre la fondazione Montagna Sicura continuerà ad occuparsi del monitoraggio del fenomeno. La fondazione ha ricevuto l’incarico della Regione Autonoma Valle d’Aosta, di controllare il ghiacciaio della Brenva sul nostro versante, che è il quarto per estensione della Valle d’Aosta. Si tratta di un’estensione di circa 730 ettari ed è lungo 6700 metri.

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