È sicuramente una grande perdita per la televisione italiana: la morte di Fabrizio Frizzi ha lasciato sgomenti amici, colleghi e parenti dell’indimenticabile presentatore
Svegliarsi con la notizia della morte di Fabrizio Frizzi, è stato traumatico per la famiglia del grande presentatore ma anche per gli amici e i colleghi che in coro, in televisione e sui social, stanno salutando Frizzi per l’ultima volta. Tra i colleghi più affezionati non poteva mancare il mitico Pippo Baudo che ha parlato di lui a RaiNews24. Baudo non ha potuto trattenere le lacrime. Quella di Fabrizio è una perdita dolorosa, oltre che inaspettata. Queste le parole di Baudo:
“È difficile trovare le parole giuste morte ingiusta per ragazzo così dolce, l’ho visto ieri sera in televisione l’ho visto ieri sera e mi era sembrato almeno ben messo certo faceva uno sforzo enorme per andare avanti nelle sue condizioni fisiche. È una perdita gravissima un uomo che lascia una famiglia a cui era attaccatissimo. Un uomo tanto buono.”
Dopo il malore la salute di Frizzi non è stata più la stessa, ma nessuno si aspettava che potesse morire da un momento all’altro. Il presentatore è deceduto durante la notte per un’emorragia cerebrale, aveva da pochi mesi compiuto 60 anni. L’amico Pippo continua a commemorarlo, con parole molto dolci e sentite:
“Era un ragazzo senza ambizioni sfrenate, faceva questo lavoro con amore. Io l’ho conosciuto che faceva dei programmi da ragazzo appena. Ci divertivamo un mondo, eravamo spensierati lui ha sempre mantenuto questo aspetto gioviale e allegro che attraversava lo schermo e arrivava a tutte le famiglie d’Italia”.
La voce rotta dalla commozione di Pippo ha sciolto tutti i telespettatori. Baudo l’ha definito l’eterno ragazzo che ha sempre affermato di ispirarsi molto a Corrado. Infine ricorda la passione che Frizzi metteva nel suo lavoro, una passione contagiosa che ha saputo negli anni penetrare anche nelle anime dei telespettatori:
“Lascia il segno dell’assoluta semplicità si divertiva a fare la tv e a farla vedere agli italiani, un gioco allegro nel quale voleva come complici tutti i telespettatori. Amava il prossimo.”
Ma c’era una cosa che Baudo apprezzava più di tutte nell’amico appena scomparso:
“la spontaneità il suo modo di aggredire lo spettacolo accarezzandolo. Faceva insieme il ruolo del conduttore e quello del telespettatore.”
Una bontà d’animo che l’ha reso speciale per milioni di telespettatori italiani.