Una violenta mareggiata, nella serata di ieri, ha travolto il lungomare di Napoli, devastando molti dehors di ristoranti e bar del posto.
Oggi la conta dei danni dei ristoratori che hanno le attività sul lungomare di Napoli. Chiesto lo stato di calamità.
La conta dei danni
Il lungomare di Napoli, nella serata di ieri, è stato investito da una violenta mareggiata. In particolare, è stato interessato il tratto del lungomare Caracciolo dove sono presenti più ristoranti. Si tratta della porzione di lungomare tra le scale di via Chiatamone e la sede del Centro congressi dell’Università Federico II. Lì il mare ha rotto un muretto.
Sono proprio i ristoratori ad aver dovuto, questa mattina, fare la conta dei danni. La mareggiata, infatti, ha investito diversi gazebi e dehors esterni ai ristoranti.
Quella dei ristoratori è già una categoria molto colpita dalla pandemia a cui, adesso si aggiunge un altro disagio. Per questo motivo, Confesercenti Campania ha richiesto lo stato di calamità naturale alla Regione.
“Abbiamo avuto l’ultima mazzata sulla testa”
Ha detto ad Ansa Antonino Della Notte, ristoratore della zona e presidente di Aicast.
Numerosi anche i detriti sulla strada e i danni alle vetture sia che transitavano sia in sosta.
Danni anche all’interno
Alcuni ristoratori hanno dovuto fare i conti anche con le acque che sono arrivate fin dentro i loro locali.
Anche altre attività commerciali sono state colpite dalle acque. Tra questi, gli stabilimenti balneari di via Posillipo. Danneggiati anche alcuni parapetti. Il vento di libeccio si è abbattuto sul capoluogo partenopeo.
I Circoli Nautici, invece, sembra non abbiano registrato danni per via della loro posizione diversa. Si tratta del Circolo Canottieri Savoia e del Circolo della Vela Italia oltre che al Rari Nantes. Quest’ultimo, anche se posizionato sugli scogli, sembra essere stato salvato dalla posizione particolare.