L’uomo, manager farmaceutico, avrebbe scattato anche alcune fotografie per documentare l’abuso.
Gli inquirenti sono al lavoro per capire se possano esserci altre donne vittime di violenza.
Le indagini e l’arresto
I carabinieri di Milano hanno arrestato un 50enne, amministratore di una nota azienda farmaceutica, per sequestro di persona, violenza sessuale aggravata e lesioni personali aggravate.
Le indagini, coordinate dal Dipartimento “Tutela della famiglia, dei minori e di altri soggetti deboli”, sono partite il 28 marzo scorso, dopo la denuncia di una ragazza di 21 anni.
La giovane studentessa aveva riferito di aver incontrato il manager per discutere di uno stage e di aver perso i sensi dopo aver bevuto un caffè.
La perquisizione
Come riferisce anche Tgcom24, i carabinieri hanno perquisito l’abitazione dell’imputato. Nascoste in una nicchia a scomparsa, i militari dell’Arma hanno scoperto due confezioni di “Bromazepam”, un medicinale ansiolitico.
I carabinieri hanno quindi scoperto, grazie anche all’analisi dei tabulati telefonici e alle immagini dei sistemi di videosorveglianza, che il 26 marzo scorso il manager aveva invitato la ragazza ad una finta riunione di lavoro.
Al suo caffè aveva mescolato un’elevata dose dell’ansiolitico, provocandole un’intossicazione.
“Il tutto per privarla della libertà personale, trattenendola presso la propria abitazione contro la sua volontà fino al mattino seguente, porla in uno stato di incapacità di volere e di agire per abusarne e fotografarla”
come riferiscono i militari.
In vista della perquisizione, il 50enne aveva cercato di crearsi un alibi, chiedendo ai suoi familiari di mentire ed accusando la vittima ed i familiari della ragazza di tentata estorsione.
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Sono in corso ulteriori accertamenti per capire se possano esserci altre vittime di abusi da parte del 50enne.