Orrore a Roma per la neonata trovata nel Tevere dove emergono i primi agghiaccianti dettagli sulla morte. Cosa è successo?
La neonata trovata nel Tevere sembrava una bambola che galleggiava, caduta magari a qualche bambina mentre giocava: invece la verità è terribile e si aggiunge ai casi di cronaca nera italiana da comprendere.
Il giallo del neonato ritrovato morto nel Tevere
Una giornata apparentemente normale per un pescatore d’anguille che navigava tranquillo sul fiume, quando dall’acqua intravede qualcosa che sembra un giocatolo – un pupazzo.
Guardando meglio si rende conto che si tratta di un bambino e allerta immediatamente la Polizia, rimanendo sotto shock: erano le due e trenta del pomeriggio di ieri e ciò che è stato scoperto è terribile.
Sul posto sono intervenuti gli agenti della Scientifica, fluviale della Polizia e sommozzatori dei Vigili del Fuoco che l’hanno trovata legata in mezzo alla vegetazione. Recuperata e adagiata su un battello per procedere con i primi rilevamenti.
I primi terribili dettagli sulla morte del neonato di Roma
Come si evince su Il Messaggero, la Polizia indaga per omicidio colposo e i dettagli sulla sua morte sono terribili.
Secondo la prima ricostruzione si tratta di una bambina partorita non prima delle 24 ore precedenti – di origine caucasica – presentandosi con dei segni lungo la nuca presumibilmente dovuti ad una contusione (botta in testa).
Il medico legale ora vuole accertarsi se la piccola sia stata gettata in acqua ancora viva, ma la certezza è che la bambina sia nata viva e abbia respirato prima di trovare il suo macabro destino ad attenderla.
Il cordone ombelicale era ancora presente, ma reciso e annodato come ultimo gesto di qualcuno che si è voluto sbarazzare di quel neonato. Ora è necessario capire chi possa aver compiuto un gesto simile e se gli Ospedali abbiano curato una donna con sintomi da parto o post parto.