I No Tav tornano a far parlare di sé con incendi e razzi contro la Polizia vicino ai cantieri. Cosa sta succedendo?
Moltissimi gli scontri dei No Tav che stanno portando non pochi problemi all’altezza dei cantieri.
Razzi e incendio degli attivisti contro l’alta velocità
Nella notte gli attivisti sono tornati a colpire con un incendio dalle fiamme che hanno raggiunto una altezza, pari a quattro metri. Hanno inoltre cercato di sfondare la cancellata metallica nel cantiere di Chiomonte – Torino – per poi lanciare razzi e petardi ai danni della Polizia.
Sono più o meno venti le persone identificate dalla Digos immediatamente denunciati per agli atti di cui sopra. Intanto sul web gli attivisti hanno diffuso un testo comunicando le loro intenzioni e obiettivi futuri:
“non molleremo mai, pensavano di aver intimidito qualcuno con le nenunce di ieri”
Una dichiarazione netta che accompagna l’intenzione di andare avanti per non mollare la presa e rendere questi lavori impossibili da svolgere.
In effetti i manifestanti erano all’incirca duecento e la Polizia ha dovuto reagire con l‘idrante vista la modalità di manifestazione applicata. Non solo, perché quindici attivisti hanno poi iniziato a lanciare pietre – bombe carta – razzi e petardi tanto da sviluppare un principio di incendio, domato dai Vigili del Fuoco.
Le parole di Matteo Salvini
Il ministro dell’Interno reagisce e risponde a tale provocazione duramente:
“basta ambiguità, nessuna tolleranza verso i criminali”
Evidenziando che questi attacchi alle forze dell’ordine attaccano tutta l’Italia:
“le divise sono il simbolo di chi difende la sicurezza dei cittadini. mi aspetto condanne inequivocabili”