In serata il consiglio dei Ministri ha dato il via libera al decreto legge con le nuove misure anti-covid, in vigore per le prossime settimane.
Introdotto anche un Rt più rigido per valutare il livello di rischio nazionale.
Le nuove misure del Dpcm
È arrivato il via libera dal Consiglio dei ministri per il nuovo Dpcm con le misure anti-Covid che saranno in vigore dal prossimo 7 gennaio fino al 15.
L’Italia torna ad essere divisa in tre fasce di colore: zona, arancione e gialla, a seconda del livello di rischio collegato alla pandemia.
Come riferisce anche Fanpage, viene anche introdotta una stretta a livello nazionale. L’intera nazione sarà arancione per il weekend del 9 e 10 gennaio.
Nel nuovo Dpcm viene introdotto un Rt più rigido per la classificazione di rischio regionale.
Si passerà da un indice Rt di 1,5 a uno di 1,25 per la zona rossa e a 1 per la zona arancione.
Il blocco degli spostamenti tra Regioni resterà in vigore fino al 15 gennaio prossimo, eccezion fatta per motivi di lavoro, salute e necessità.
Sarà possibile rientrare presso la propria residenza, anche in un’altra regione, mentre sarà vietato spostarsi verso le seconde case, se si trova in un’altra regione.
Il 7 e l’8 gennaio tutte le Regioni saranno in zona gialla, ma, come già anticipato, nel weekend seguente scatterà la zona arancione.
Nei giorni festivi e prefestivi fino al 15 gennaio bar e ristoranti resteranno chiusi e non si potrà uscire dal proprio Comune.
Saranno quindi consentiti soltanto gli spostamenti da comuni con meno di 5mila abitanti ed entro 30 km, come già previsto durante il periodo di Natale.
Le decisioni per la scuola
Il terreno di scontro resta ancora la scuola, anche se in serata si è raggiunto una sorta di accordo.
Dopo una giornata di tensione tra governo e Regioni sulla riapertura del 7 gennaio, il capodelegazione del Pd, Dario Franceschini, ha proposto di far slittare la riapertura almeno a partire dal 15 gennaio.
Alla fine si raggiunge la mediazione e l’11 gennaio ripartiranno le scuole superiori: la previsione è di avere in presenza il 50% degli studenti.
Le regioni si muovono però in maniera discordante: se nel Veneto e nel Friuli Venezia Giulia le superiori rimarranno chiuse fino al 31 gennaio, le scuole in Campania ripartiranno dal prossimo lunedì.
La Valle D’Aosta è pronta a ripartire il 7 gennaio.