Jessica Gambarini ex fidanzata di Giacomo Bozzoli ha lanciato accuse chiare: il nipote di Mario secondo lei sarebbe il responsabile dell’omicidio.
Saranno i carabinieri a valutare l’incredibile testimonianza della ex fidanzata di Giacomo Bozzoli, la svolta definitiva nel caso dell’ omicidio di Mario Bozzoli potrebbe essere vicina? Ecco cosa ha dichiarato Jessica Gambarini a Giallo.
Jessica accusa Giacomo: “E’ stato lui”
Nuova incredibile svolta nel caso dell’omicidio di Mario Bozzoli l’imprenditore bresciano che sparì l’8 ottobre 2015 e per il quale l’ipotesi ormai assodata è quella della morte.
Il processo a Giacomo Bozzoli avrebbe dovuto vedere il nipote di Mario in aula per l’udienza preliminare l’11 giugno.
Tale udienza è slittata al 29 ottobre 2020: la famiglia ha chiesto la rivalutazione di alcuni elementi tra cui la testimonianza degli operai e della ex fidanzata.
La 29enne Jessica Gambarini, ora ex fidanzata di Giacomo, ha rilasciato ben due deposizioni in cui accusa il nipote di Mario.
La prima risale al 10 ottobre 2015 subito dopo la scomparsa di Mario e la seconda al 27 dicembre 2017 come riporta il settimanale Giallo.
La giovane ha raccontato che Giacomo fin dal 2008 avrebbe voluto uccidere lo zio perché covava verso di lui molta rabbia.
“Ogni volta che vedeva lo zio Mario mi diceva di provare odio tanto da volerlo vedere morto”
Inoltre Jessica avrebbe dichiarato che Giacomo voleva convincerla ad aiutarlo prendendo la sua Mercedez, e le confidò che si sarebbe nascosto nel bosco.
Inoltre lo dipinge come un uomo violento con i familiari e che avrebbe avuto accordi per ottenere illegalmente una pistola.
Risentiti gli operai nell’indagine per l’omicidio di Bozzoli
L’inchiesta per l’omicidio di Mario Bozzoli continua a presentare numerose ombre ed è ancora in corso.
La Procura generale che ha svolto fino ad ora le indagini richieste per il processo e recentemente sono stati riascoltati dagli inquirenti anche gli operai della ditta di Marcheno dove è scomparso l’imprenditore.
Oscar Maggi e Akwasi Aboagye si scambiarono infatti una conversazione agli atti e ritenuta sospetta perché parlava della scomparsa di Bozzoli e di Beppe Ghirardini, ritrovato morto giorni dopo la scomparsa di Mario.