I fratelli Bianchi dal carcere continuano a sostenere di non aver colpito Willy ma foto e testimonianze li inchiodano. I dettagli.
Emergono le contraddizioni della versione dei fratelli Bianchi che nel frattempo in cella con l’accusa di aver ucciso Willy Monteiro Duarte, si preoccupano di non poter più bere l’acqua minerale.
Le bugie dei fratelli Bianchi smentite: “Willy è caduto”
Nonostante la fama di “picchiatori” fosse conosciuta da moltissimi ragazzi che frequentavano i locali di Colleferro, i fratelli Bianchi danno una versione che non ha convinto gli inquirenti e che smentirebbe una loro aggressione.
Quello che Gabriele e Marco Bianchi, poco più che ventenni esperti di arti marziali e con il culto del lusso, hanno dichiarato agli inquirenti risulta incredibile:
“L’ho spinto perché stava discutendo in gruppo..è caduto ma si p alzato e sono andato via.”
Ha raccontato Marco Bianchi affermando che né lui e né gli altri tre ragazzi abbiano colpito Willy.
Tale versione non ha convinto nessuno sia perché tante sono state le testimonianze che hanno confermato il pestaggio selvaggio.
“L’ho spinto con le mani, non gli ho dato un calcio al torace, Pincarelli e Belleggia non hanno dato colpi”.
A smentire Bianchi sia alcuni ragazzi che li hanno fotografati prima della fuga con Suv nero.
Un’altra foto risalente ai momenti successivi alla rissa, precisamente alle 3.59, ritenuta molto importante immortala i Bianchi con due ragazze prima della fuga in macchina come riporta Libero Quotidiano.
Non ultimo a smentire Marco e Gabriele è proprio Belleggia:
“Marco sferra a Willy un calcio al petto..Willy cade indietro sulla macchina..”
Ha affermato l’unico dei quattro ai domiciliari confermando che il povero Willy, in tutto questo, non c’entrava nulla.
Dal carcere la preoccupazione dei ragazzi di Acerra è per la forma fisica
La permanenza in carcere dei “picchiatori” di Acerra, accusati di aver massacrato di botte il povero Willy, pare preoccupare sia loro che i loro avvocati.
Da indiscrezioni emerse i fratelli Bianchi avrebbero chiesto di poter continuare la permanenza in isolamento.
Sarebbero infatti stati oggetto di insulti e sputi da parte degli altri detenuti.
Ad emergere è un’ulteriore richiesta particolare dei due fratelli esperti di discipline marziali: avrebbero chiesto se in carcere si beva solo acqua del rubinetto come ha riportato anche Il Messaggero.
I due infatti pare siano più preoccupati della loro forma fisica che di ciò che hanno commesso o di ciò che andranno a scontare qualora il capo d’accusa passi ad omicidio volontario.