Un movente raccapricciante quello dell’omicidio di Gabriel, dove emergono novità che non avremmo voluto conoscere
L’omicidio di Gabriel, nonostante ieri ci siano stati i funerali, si infittisce e il movente ha provocato un profondo dolore a tutta la comunità.
L’ultimo saluto al piccolo Gabriel
Ieri c’è stato l’ultimo saluto al piccolo bambino strangolato vicino Frosinone, con migliaia di persone che sono accorse per dare il proprio pensiero a questo bambino innocente che non c’è più.
I vicini di casa hanno confermato che quel bambino non si trovasse in buone mani e sono molti i buchi della vicenda, quasi come se certe cose non si dovessero conoscere.
Tra la disperazione della nonna e dei tanti amici, i genitori sono in carcere mentre affiora un movente che potrebbe dare una svolta ancora più grave ad un caso di cronaca nera già agghiacciante.
Il raccapricciante movente per l’omicidio
Come si evince da Il Mattino, Donatella Di Bona ha confessato l’omicidio del figlio, evidenziando di avergli tappato la bocca con la mano destra ed averlo strangolato con la mano sinistra.
Il piccolo chiedeva aiuto e la violenza della madre aumentava ogni secondo di più: ha cercato di difendersi in tutti i modi – graffiando e scalciando – ma per lui non c’è stato più nulla da fare.
Donatella ha confessato l’omicidio a sua madre, dopo averlo preso in braccio – oramai morto – per riportarlo a casa:
“non dire nulla che ci stava pure nicola, non dire che l’ha ucciso pure lui”
Evidenziando che ad innescare questa violenza fu proprio il suo pianto, che ha interrotto il loro rapporto intimo tanto da innervosirli e compiere l’atto macabro contro di lui.
Successivamente si è cercato di inscenare una commedia, dicendo che il piccolo fosse stato investito da un’auto pirata – storia smontata dopo pochissime ore dagli inquirenti arrivando alla verità.