Il Gip ha deciso sull’omicidio Gabriel un dettaglio della madre Donatella Di Bona che i legali speravano venisse preso in cosiderazione. E’ ora del giudizio immediato?
L’omicidio di Gabriel è uno dei peggiori mai registrati in Italia sui bambini, ma quello che ha deciso di Gip potrebbe cambiare le sorti dei due genitori
A che punto sono le indagini sulla morte di Gabriel?
Il piccolo bambino è stato strangolato, soffocato e ha dovuto soffrire 10 minuti prima che venisse messa la parola fine alla sua vita. Questo è quello che è accaduto secondo gli esami dell’autopsia: una mano ha chiuso bocca e naso, impedendogli di respirare, mentre lui lottava per liberarsi.
L’agonia di 10 minuti e una morte sopraggiunta alle ore 13 circa – ovvero alcune ore prima del suo ritrovamento in strada alle ore 20. Gli inquirenti non cessano le loro indagini e stanno vagliando ogni minimo dettaglio di entrambi i genitori: dal fango sino alle spine trovate sul vestitino del piccolo, similari a quanto presumibilmente trovate sotto una delle scarpe di Nicola Feroleto.
Un dettaglio che potrebbe dare conferma della presenza dell’uomo, oltre che della donna, sul luogo del tragico delitto.
La decisione del Gip su Donatella Di Bona
Oggi il Gip del Tribunale di Cassino ha rigettato la richiesta dei legali di Donatella Di Bona, considerando la donna capace di intendere e volere al momento dell’omicidio del figlio.
La donna è in carcere da sei mesi accusata dell’omicidio del piccolo Gabriel e sono state rigettate le richieste per una possibile perizia psichiatica, avanzate dalla difesa.
Una decisione arrivata dopo una accurata analisi in tutti i dettagli in possesso degli inquirenti: ma i legali, al contrario, sono convinti che nel momento in cui avrebbe soffocato il figlio non fosse in condizioni di intendere e volere.
Tutto questo porta ad una decisione che verrà presa nelle prossime ore e il sostituto procuratore – titolare dell’inchiesta – potrebbe procedere con la richiesta di giudizio immediato per entrambi i genitori in carcere.