Rinvio a giudizio per Giacomo Bozzoli accusato dell’omicidio dell’imprenditore Mario Bozzoli scomparso nel 2015, ecco cosa è stato chiesto in aula.
Una svolta nel caso dell’ omicidio di Mario Bozzoli arriva con la richiesta di rinvio a giudizio per uno dei nipoti dell’uomo. Ecco tutti gli ultimi aggiornamenti.
Il mistero dell’omicidio di Mario Bozzoli
Nel caso dell’imprenditore di Marcheno Mario Bozzoli dal 2015 ad oggi non si è mai giunti al ritrovamento del cadavere, secondo la ricostruzione della Procura fatto sparire dopo l’omicidio, probabilmente nel forno della ditta.
Proprio nella fonderia infatti l’8 ottobre fu avvistato per l’ultima volta e furono ritrovati i suoi vestiti e la sua macchina, annullando la possibilità di un suo allontanamento.
Il caso si è complicato nei giorni successivi alla scomparsa di Bozzoli con un altro mistero: l’allontanamento ed il ritrovamento del cadavere di Giuseppe Ghirardini, un dipendente della ditta di Bozzoli.
L’uomo venne ritrovato morto con una fiala di cianuro accanto a lui, probabilmente ucciso.
Uno dei nipoti rinviato a giudizio: la verità è vicina?
Il caso risulta ancora aperto, con il coinvolgimento nelle indagini dei nipoti di Bozzoli, Giacomo ed Alex che con lo zio avevano pregressi dissapori per questioni che riguardavano il lavoro nella ditta.
Ora la svolta potrebbe arrivare dopo che la Procura di Brescia ha chiesto il rinvio a giudizio per uno dei nipoti, Giacomo durante l’udienza che a causa dell’emergenza coronavirus si è tenuta online.
Le accuse per lui sarebbe di omicidio volontario premeditato ed anche di distruzione di cadavere come riporta Il Giornale di Brescia.
Per l’altro nipote, Alex, è stata chiesta invece l’archiviazione.
Stessa richiesta anche per gli altri due operai Oscar Maggi e Akwase Aboagye che erano stati accusato di favoreggiamento non personale. I due avevano infatti omesso ciò che avrebbero visto quel giorno.
La famiglia di Bozzoli attende lo sviluppo dell’inchiesta sperando che dopo tutti questi anni si possa giungere alla verità.