La testimone chiave dell’omicidio Mariottini ha raccontato qualcosa di agghiacciante, avvenuto poco dopo la perdita di conoscenza della ragazza. Che cosa è accaduto?
La testimone chiave dell’omicidio Mariottini parla durante l’incidente probatorio, facendo emergere tutto quello che è accaduto alla povera ragazza attraverso un racconto agghiacciante.
La morte di Desireée
Era la notte tra il 18 e 19 ottobre del 2018 quando la ragazza di 16 anni muore, in uno stabilimento di San Lorenzo – Roma. La ricostruzione ha portato ad una notte fatta a base di droga e lei – secondo i report degli inquirenti – avrebbe subito uno stupro di gruppo persino dopo aver perso i sensi.
I quattro accusati di omicidio aggravato e violenza sessuale di gruppo sono Mamadou Gara – Brian Minteh – Alinno Chima e Yusif Salia. Ma vicino a quel materasso, dove la ragazza era distesa, si trovavano anche altre persone.
E ora emerge una testimonianza agghiacciante che fa emergere dei dettagli particolari.
Il racconto della testimone chiave
Una donna è la testimone dell’incidente probatorio volto al termine – come si evince dal Messaggero – che ha raccontato gli ultimi momenti di vita della ragazza di 16 anni:
“ero l’unica donna, avevo visto che non stava bene”
Secondo il suo racconto la stessa sarebbe andata dalla ragazza priva di sensi e le avrebbe rimesso le mutandine, tolte dai quattro uomini mentre lei non era cosciente. La stessa ha dichiarato anche di aver chiamato i soccorsi e aver fatto il possibile per salvarle la vita.
E’ previsto per il 16 novembre il giorno per ascoltare la difesa e richiesta di rinvio a giudizio: in quel momento il giudice potrà dichiarare cosa dibattuto tra le parti.
I termini per una possibile scarcerazione sono vicini ma secondo la ricostruzione la ragazza sarebbe stata uccisa:
“usandole violenza mediante la costrizione delle braccia e delle gambe costretta a subire ripetuti rapporti”